Spray al peperoncino o allarmi personali a forma di portachiavi. E' boom di richieste online di strumenti di autodifesa. L'omicidio di Giulia Cecchettin ha reso più accesi che mai i riflettori sulla violenza di genere trascinando con sé un'ondata di interesse nei confronti degli strumenti legali in grado di garantire alle donne una maggiore possibilità di difendersi. La parola "autodifesa" ha raggiunto lo scorso 18 novembre il suo picco di ricerca di Google degli ultimi tre mesi.
Contemporaneamente cresce anche l'interesse anche nei corsi di autodifesa: alcuni istituti scolastici introducono delle vere e proprie lezioni, già molto frequentate in palestre e centri sportivi: su Google la ricerca "corsi di autodifesa femminile vicino a me" ha visto un'impennata del +300% solo negli ultimi sette giorni.