Allegra Cerea, chi è l'amante di Impagnatiello. «Disse Giulia voleva uccidersi». Dal Dna alla gravidanza, il processo

Giovedì 7 Marzo 2024, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 13:04

Il test del Dna

«Fin dall'inizio ha detto che non era il padre del bambino e che aveva fatto il test del Dna. Gli avevo chiesto di farmelo vedere per confermare se diceva la verità. Quando ho visto il test, ci ho creduto». Lo ha raccontato la ragazza con cui Alessandro Impagnatiello ha avuto una relazione parallela, sentita come testimone in aula nel processo a carico dell'ex barman per l'omicidio volontario della fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. «Lui aveva detto che lei era da sola e non stava bene, che aveva provato a farsi del male e perciò lui era preoccupato», ha aggiunto la 23enne davanti alla Corte d'Assise di Milano, arrivando poi a raccontare di come ha scoperto che il test era falso. «Quando sono andata in viaggio a maggio, lui mi ha prestato il suo tablet e lì ho trovato il file del test del Dna. Ho visto la cronologia delle sue ricerche e ho trovato le immagini per creare il documento. Ho visto anche nelle mail il file Excel per fare il documento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA