Covid, bambina di 4 anni positiva all'asilo a Pavia: «Aveva la febbre». In quarantena compagni e maestre

Covid, bambina di 4 anni positiva all'asilo a Pavia: «Aveva la febbre». In quarantena compagni e maestre
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Sabato 12 Settembre 2020, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 14:51

Covid, una bambina di 4 anni è risultata positiva all'asilo a Pavia e tutta la classe è stata posta in quarantena. La piccola frequenta l'asilo 8 marzo di Pavia è risultata positiva al Coronavirus. La bambina, a quanto si apprende, è stata sottoposta a tampone perché aveva la febbre.


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Quarantena


Ats (l'ex Asl) e Comune di Pavia hanno già provveduto a mandare in quarantena gli altri 13 bambini di quattro e cinque anni della sua sezione e le maestre, provvedendo alla disinfezione. Il resto della scuola resterà regolarmente aperto.
 

Aveva la febbre


È stata sottoposta a tampone perché aveva la febbre la bambina di 4 anni di Pavia, risultata positiva al Covid-19, che frequenta la scuola d'infanzia comunale «8 marzo». La madre della bimba ha contattato il pediatra, che ha disposto l'effettuazione del tampone dal quale è risultata la positività al Coronavirus.

«Abbiamo subito attivato la procedura con Ats Pavia - ha spiegato Alessandro Cantoni, assessore comunale all'istruzione - per la presa in carico del problema. Sono stati contattati la direzione della scuola, gli insegnanti e le famiglie dei 14 bambini della sezione nella quale si è verificato il caso». Anche gli altri 13 bambini della sezione (hanno tutti 4 o 5 anni) e le due maestre verranno sottoposte a tampone e messi in quarantena fiduciaria per 14 giorni. «Nessuna misura restrittiva - ha aggiunto Cantoni - è stata prevista per il resto della scuola, considerata la separazione delle sezioni in gruppi stabili. Abbiamo immediatamente effettuato gli interventi di sanificazione dei locali, oltre a un monitoraggio dell'intera scuola in collaborazione con Ats».

 

Tamponi a compagni e maestre


È atteso per stasera l'esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti insegnanti, bidelli e compagni della bimba risultata positiva al coronavirus Sars-Cov-2 nella scuola materna '8 marzo' di Pavia. La macchina si era attivata giovedì scorso, dopo la segnalazione. È stato il pediatra della piccola a disporre il tampone che nello stesso giorno è risultato positivo, portando poi alla misura della quarantena per la sezione frequentata dalla bambina.
 

192 tamponi: positivi 6 bambini e ragazzi


«Nella giornata di giovedì 10 settembre, nella tenda adibita allo Stadio Fortunati di Pavia sono stati effettuati 192 tamponi, di cui 65 a soggetti in età pediatrica, da 0 a 16 anni. Di questi 65, 6 sono risultati positivi: un bambino di 2 anni, uno di 1 anno, due bambine di 5 anni, uno di 11 e uno di 13. Cinque di loro sono residenti nell'area di Pavia e uno nella Lomellina». A renderlo noto è l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera facendo le azioni di sorveglianza sul territorio messe in campo dall'Ats di Pavia.

«Una tra i bambini risultati positivi - spiega l'assessore - inviata dal pediatra di famiglia in seguito a comparsa di sintomatologia, aveva appena iniziato l'anno scolastico in una scuola materna» del capoluogo pavese. È il caso in seguito al quale l'Ats di Pavia ha disposto che tutti i bambini della sezione frequentata si recassero nell'ambulatorio di Stradella a sottoporsi al tampone, come da procedura.

«I familiari sono stati informati e messi in isolamento domiciliare preventivo e sottoposti a tampone - aggiunge Mara Azzi, direttore generale dell'Ats - I compagni di classe e gli insegnanti e alcuni operatori tecnici, identificati come contatto diretto, sono stati sottoposti a tampone venerdì 11 settembre e nella giornata di oggi nell'ambulatorio di Stradella».


 
 
 

«L'intervento degli operatori di Ats Pavia - commenta Gallera - è stato immediato e efficace e ha permesso di attivare l'indagine epidemiologica per risalire alle persone con cui la bambina ha avuto contatto e di intervenire immediatamente con l'esecuzione dei tamponi a 15 bambini e a 10 adulti, tra insegnanti e operatori scolastici». Si tratta, per la quasi totalità, di casi secondari di contatti positivi in famiglia.

«Dobbiamo tornare alla normalità e ciò significa tornare a scuola e a frequentare locali, negozi e giardini pubblici ma con intelligenza e con la massima sicurezza soprattutto per la fascia della popolazione più debole, i bambini e gli anziani prima di tutto», è l'invito dell'assessore.

«Non dimentichiamo quindi le 4 armi di prevenzione che abbiamo a disposizione: distanza, mascherina, igienizzazione frequente delle mani e aerazione degli ambienti. Semplici abitudini da rispettare con serenità e sicurezza per difenderci da un'eventuale ripresa del virus, che dipendono dalla consapevolezza di ognuno di noi di fronte a un rischio che resta alto».


 

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