Ascoli, nuovo focolaio dopo il banchetto di nozze. Già 40 positivi: uno dovrà fare una tac

Ascoli, nuovo focolaio dopo un banchetto di nozze. Ci sono già 40 positivi: uno dovrà fare una tac
di Francesca Pasquali
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Mercoledì 4 Agosto 2021, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 09:39

Un nuovo focolaio Covid al banchetto di nozze fa tremare decine di invitati mentre prosegue la campagna vaccinale.

In tutto 1.200 dosi lunedì, altrettante ieri. Il picco martedì l’altro: 1.500. È corsa al vaccino alla Don Dino Mancini mentre resta alta l’allarme sui focolai. Il Green pass spinge gli indecisi, giovani e non solo. Tanti arrivano senza prenotare. Una settantina al giorno. Poi ci sono i fuori lista. Quelli che, per un motivo o l’altro, hanno spostato la vaccinazione. Ieri erano trecento. Lunedì pomeriggio, davanti al centro vaccinale di Fermo, s’è creata una bella coda. Ieri, verso le 17, lo stesso. Qualcuno che protesta c’è sempre. Come ci sono i turisti della costa, che fanno i richiami. E parecchia gente da fuori provincia, tutti prenotati. Dicono di essere stati mandati da Macerata.

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L’età
«L’accesso è libero solo per gli over 60.

Poi, è chiaro che i non prenotati non è che li mandiamo via. Tranne se si presentano dopo le 7 di pomeriggio. In quel caso, chiediamo di tornare, perché ci sono da fare tutti quelli in fila», spiega Manuela Piunti, una delle tre coordinatrici del centro vaccinale di Fermo. Tra i non prenotati anche parecchi stranieri. I vaccini per ora non mancano. Si somministrano tutti e quattro i tipi. Il Johnson & Johnson è quello meno richiesto. Ci sono soprattutto giovani e over 60 tra chi aspetta il suo turno. «È l’effetto del Green pass: ha dato una forte spinta alle fasce che ancora dubitavano. Vediamo tanti giovani tra i dodici e i diciotto anni. In generale, un’importante affluenza fino a trent’anni, per l’estate e in vista del ritorno a scuola e all’università. Ma anche parecchi anziani, quelli che ancora non si erano decisi», spiega Piunti.

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Il banchetto di nozze fa il pieno di contagi
Si cominciano, intanto, a definire i contorni del focolaio del matrimonio del 25 luglio a Cupra Marittima. Oggi faranno il tampone di controllo tutti i partecipanti risultati negativi al primo. Dei circa settanta fermani presenti, i positivi sono più di quaranta. «Quelli che hanno fatto la seconda dose di vaccino sono asintomatici o hanno sintomi lievi. Quelli con la prima hanno sintomi abbastanza lievi. I non vaccinati sono quelli messi peggio. Uno sta aspettando di fare la Tac», fanno sapere dal Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 4. La maggior parte degli invitati ha accusato i primi sintomi tra martedì e mercoledì: due o tre giorni dopo le nozze. Pochi rispetto ai tempi di incubazione del virus. L’ipotesi è che gli invitati si fossero già visti prima del matrimonio, che tra loro ci fosse qualche positivo e che il virus si sia diffuso durante il banchetto. Il tracciamento dei contatti è in corso. Impresa tutt’altro che semplice ricostruire gli spostamenti di tutti i contagiati.

 


La procedura
Se verrà accertata la variante Delta, i positivi potranno uscire di casa solo quando il tampone sarà negativo. Negli altri casi, saranno liberi dopo 21 giorni, anche se il tampone sarà ancora positivo. Ma a preoccupare, adesso, è anche un altro focolaio, scoppiato durante un secondo matrimonio. Il ricevimento si sarebbe tenuto in un ristorante sulla Valdaso. Gli invitati sarebbero circa trecento e i positivi già una ventina.

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