Troppa televisione ai bimbi: ecco i rischi per la loro salute, dai disturbi dell'attenzione alla paura di suoni e luci

Mercoledì 10 Gennaio 2024, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 19:49

GLI STIMOLI

Lo studio dei ricercatori statunitensi, appena pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics, non lascia, infatti, presagire nulla di buono: i bambini che sono esposti alla televisione o alla visione di video potrebbero essere più a rischio di manifestare comportamenti atipici, come per esempio disinteressarsi e disimpegnarsi dalle attività, oppure cercare stimolazioni più intense nell'ambiente circostante o ancora sentirsi sopraffatti da suoni forti o luci brillanti.
Per comprendere i rischi ai quali sono sottoposti i bambini che invece di divertirsi con i giochi tradizionali, o con gli altri amichetti, hanno sempre un tablet in mano, il gruppo di scienziati dell'università di Philadelphia ha analizzato i dati relativi alla visione televisiva o ai Dvd da parte di neonati e bambini in età prescolare, raccolti dal National Children's Study dal 2011 al 2014; 1.471 i bambini coinvolti nella ricerca (50% maschi).
I disturbi che ne derivano, anche a breve termine, sono preoccupanti e aumentano con il passare del tempo: qualsiasi livello di esposizione allo schermo a 12 mesi si associa a una probabilità doppia (+105%) di manifestare comportamenti sensoriali atipici. A 18 mesi, invece, per ogni ora in più di tempo trascorso davanti allo schermo quotidianamente si rischia un aumento del 23% di mostrare, tra l'altro, maggiore lentezza a rispondere agli stimoli; per i bambini di due anni, per ogni ora in più davanti allo schermo, l'aumento delle probabilità di avere disturbi legati per esempio all'attenzione si attesta al 20%.

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