Terza età, booster di felicità con un animale da accudire

La geriatra Chiara Mussi tra i soci fondatori di VETeris: «È terapia complementare»

Terza età, booster di felicità con un animale da accudire
di Maria Serena Patriarca
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 06:46

Gli animali da compagnia sono il veicolo per un’età senior più serena e salutare.

La pet therapy, oggi sostituita dall’acronimo IAA (Interventi Assistiti con gli Animali), in Italia è riconosciuta come utilizzabile per la cura di anziani e bambini nel Decreto ministeriale del 2003 e, nel 2005, gli interventi sono stati riconosciuti dal Comitato Nazionale Bioetico. Anche la Legge delega sul sostegno anziani, entrata in vigore a marzo 2023 in attuazione del Pnrr, evidenzia l’importanza della relazione con gli animali domestici tra i fattori che aiutano a mantenere una buona qualità di vita e a preservare l’indipendenza funzionale in età avanzata.
Per ottimizzare queste linee guida è nata VETeris, la prima associazione a livello italiano ed europeo che vede medici veterinari e geriatri insieme per la salute di anziani e animali. Il progetto, realizzato in collaborazione con Sisca (Società Italiana Scienze del Comportamento Animale) e con il contributo non condizionato di Msd Animal Health, costituisce una prima applicazione in Italia dell’approccio One Health (riconosciuto ufficialmente dal ministero della Salute e dalla Commissione Europea), basato sulla visione circolare del benessere globale che coinvolge mondo animale, umano e ambientale.

L’IMPEGNO

 Arrivati alla terza età, dopo una vita di lavoro e impegni quotidiani, è molto critico per gli over 65 gestire lo scorrere del tempo e la noia.

Accudire un cane o un gatto, un coniglio o un pappagallo, può dare un “booster” di felicità alla vita quotidiana, con appuntamenti piccoli ma ripetuti di giorno in giorno, che allenano la memoria, agevolano l’affettività, incrementano la socializzazione e l’attività fisica. L’invecchiamento della popolazione è una sfida per la salute mondiale: nel 2030 più del 24 per cento della popolazione europea sarà over 65 e oggi, in Italia, ci sono più di 13 milioni di persone che superano i 65 anni di età. In questo contesto, possedere un animale domestico, insieme a una corretta alimentazione, in caso di patologie croniche come ipertensione, diabete e depressione, potrebbe portare a un risparmio annuale di circa 4 miliardi di euro per il Sistema sanitario nazionale. «I benefici sulla salute che si ottengono vivendo con gli animali, e con gli interventi assistiti con i pet, sono supportati da dati scientifici pubblicati su riviste internazionali: non si parla, pertanto, di “medicina alternativa”, ma di terapia complementare» spiega la professoressa Chiara Mussi, medico geriatra e socia fondatrice VETeris, che ribadisce come la vicinanza di un animale domestico possa rivelarsi d’aiuto, negli anziani, per ridurre stati di ansia, insonnia e senso di solitudine, migliorare il tono dell’umore e l’equilibrio, lenire agitazione e aggressività, facilitare l’attivazione sociale e la distrazione dal dolore, nonché arginare il rischio cardiovascolare, di ipertensione arteriosa, di cardiopatia, di sovrappeso. Fra gli obiettivi dell’Associazione, per il futuro, anche quello di diffondere maggiormente la pet therapy nelle Rsa e negli ospedali. Per info: www.associazioneveteris.it.

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