Tendini, i problemi sono legati anche alle abitudini di vita

Tendini, i problemi sono legati anche alle abitudini di vita
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Giovedì 14 Settembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:19

I problemi alla spalla e al gomito non sono causati solo da un trauma accidentale.

Secondo gli esperti dell’Icses (International congress on shoulder and elbow surgery) anche le cattive abitudini di vita sono responsabili dei dolori articolari. «Grazie alle varie ricerche condotte negli ultimi anni – spiega Stefano Gumina, ordinario di ortopedia e traumatologia dell’Università La Sapienza di Roma – abbiamo finalmente capito e intuito quali sono le cause delle rotture tendinee che avvengono anche spontaneamente. Il motivo è in sostanza un precoce invecchiamento dovuto a una scarsa vascolarizzazione del tendine e dipende dalle condizioni generali del paziente». In sostanza, una persona con diabete, colesterolo, ipertensione oppure un soggetto fumatore rischia di ritrovarsi con un braccio indolenzito. «In questo caso, il problema agli arti dipende dalle abitudini di vita; tutte quelle condizioni che in qualche maniera possono alterare la vascolarizzazione periferica possono infatti essere predisponenti alla rottura tendinea».

UN FILO UNICO

Ecco perché condurre uno stile di vita adeguato e controllare il colesterolo, il diabete, l’ipertensione può anche avere un’azione preventiva nei confronti delle lesioni tendinee. «Non dimentichiamo poi i rischi legati alle sigarette: le persone spesso associano il fumo al cancro al polmone, ma ignorano invece gli effetti sulle articolazioni».

Così come può rappresentare un fattore di rischio anche il consumo di alcol. Per evitare problemi alla spalla e al gomito, è importante prendersi cura delle articolazioni, a qualsiasi età, senza mai sottovalutare i primi campanelli di allarme, a cominciare da qualche iniziale fastidio alla spalla. «Quando si manifesta un dolore articolare – mette in guardia Gumina – la qualità della vita può cambiare, anche le attività quotidiane più semplici diventano sempre più difficoltose. Molti non riescono più nemmeno a sollevare oggetti anche poco pesanti, tanto meno riescono a fare attività sportiva. E così è necessario l’intervento chirurgico».

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