Gomito e spalla doloranti, sos lesioni per le articolazioni

Il professor Gumina: «Un sistema di fissazione trans lesionale riduce le complicanze post operatorie»

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di Graziella Melina
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Giovedì 14 Settembre 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:21

Una partita a padel o a tennis tra amici in vacanza ormai è immancabile, a prescindere dall’età.

Ma anche provare a usare i monopattini per visitare città nuove, senza sforzarsi troppo, per molti è irrinunciabile. Senza contare l’ebbrezza di una bella arrampicata, se si è in montagna, anche se l’attività fisica durante l’anno non è una priorità. Per gli ortopedici, riuscire a capire come mai aumentino i dolori degli arti superiori, in particolare a spalla e gomito, proprio in questo periodo dell’anno non è una novità. «Molte lesioni sono legate a fatti accidentali, spesso dovuti alla mancanza di preparazione fisica – spiega Stefano Gumina, ordinario di ortopedia e traumatologia dell’Università La Sapienza di Roma – Bisogna invece arrivare a praticare lo sport attraverso un programma di inserimento che preveda allenamento e una progressione graduale all’attività che si vuole svolgere». Il rischio è che rientrati dalle vacanze ci si ritrovi doloranti, anche solo se si prova ad alzare il braccio. Per fortuna non sempre è necessario l’intervento chirurgico per rimettersi in forma. Ma in ogni caso, le novità per risolvere in modo efficace i problemi articolari di certo non mancano, come hanno dimostrato gli esperti mondiali che si sono ritrovati a Roma al 15° Congresso Internazionale di Chirurgia della Spalla e del Gomito (International Congress on Shoulder and Elbow Surgery, Icses).

LA TECNICA

«Possiamo disporre di un sistema di fissazione trans lesionale, con fissatore esterno, che ha abbattuto la percentuale di complicanze post operatorie, siamo passati da un 9 per cento a un 1,2 per cento – osserva Gumina, che ha presieduto il congresso insieme ad Alessandro Castagna, professore ordinario dell’Humanitas University di Rozzano – È una tecnica impiegata prevalentemente nei soggetti adulto-senili, perché le fratture dell’omero sono tipiche di quell’età. Esistono poi nuove tecniche chirurgiche, legate alla rigenerazione dei tessuti.

Sono disponibili, inoltre, diversi materiali innovativi». La chirurgia del resto può contare ormai anche su dispositivi e strumentazioni sempre più all’avanguardia. «Noi utilizziamo le protesi o quando ci sono fratture molto complesse, in presenza di una sorta di un puzzle di frammenti, che è impossibile da ricongiungere e se la vascolarizzazione di ciascuno di questi frammenti è compromessa». Oppure in caso di artrosi. «Quando l’articolazione si deforma e quindi non consente una mobilità perfetta – precisa l’ortopedico – non solo fa male perché la deformità crea una condizione di infiammazione cronica, ma provoca anche una limitazione funzionale». Ma i problemi alla spalla o al gomito non conoscono età. «La patologia degenerativa interessa prevalentemente soggetti anziani dai 60 anni in su. Quella legata allo sport, invece, più alla fascia giovanile, anche se oggi sono molte le persone anziane che praticano attività sportive che prevedono il coinvolgimento dell’arto superiore, soprattutto tennis, padel, sci, oppure golf. A questo si aggiungono poi tutti gli incidenti stradali che si verificano agli arti superiori a causa dell’utilizzo dei nuovi mezzi di locomozione nelle città, quindi monopattini e biciclette nelle città».

VADEMECUM

1. Prima di praticare un’attività sportiva, è necessario prepararsi. Mai improvvisare: seguire un programma graduale di inserimento allo sport.

 2. Per evitare incidenti domestici, serve attenzione soprattutto per gli anziani: se lasciati soli a casa sono più esposti al rischio di inciampare e farsi male.

 3. Con un’attività fisica costante è possibile mantenere una certa resistenza meccanica dell’osso: una delle cause dell’osteoporosi, ossia la demineralizzazione dell’osso, è proprio la sedentarietà.

 4. Il trattamento migliore per prendersi cura delle articolazioni è una sana passeggiata di 10-15 minuti, magari a passo veloce, tutti i giorni, a qualsiasi età.

5. Non trascurare la sintomatologia articolare; purtroppo spesso si va dall’ortopedico quando i tendini sono già rotti o quando l’articolazione è già marcatamente deformata.

6. Sfruttare gli ultimi giorni di vacanza per pensare a se stessi e per rimettere bene a posto la “macchina del corpo”, prima di riprendere la routine quotidiana.

7. Condurre uno stile di vita sano. Fumo e alcol sono fattori di rischio importanti anche per i dolori articolari.

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