Artrosi cervicale e osteopatia: le cure dolci da
eseguire sulla zona cranio sacrale

Artrosi cervicale e osteopatia: le cure dolci da eseguire sulla zona cranio sacrale
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Mercoledì 13 Febbraio 2013, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 16:12
ROMA - Formicolii, nausea, mal di testa, vertigini, problemi alla vista e coliche nei neonati. Hanno tutte (spesso) la stessa origine: il nervo vagabondo. Parola del dottor Giuseppe Pensieri, osteopata, secondo il quale «basta liberare le strutture ospitanti il nervo vago, cranio, cervicale e soprattutto torace, per far scomparire tutti i sintomi». L’artrosi è una malattia che comporta una sofferenza di tipo degenerativo, che cioè peggiora con il trascorrere degli anni e con l’avanzare dell’età. Le cartilagini e le articolazioni si logorano, i legamenti e le capsule che ricoprono le giunture (costole e relative articolazioni spalle, polsi, gomiti, anche, ginocchia e caviglie) si ispessiscono e si irrigidiscono. La struttura che per prima accusa sofferenza è la colonna vertebrale con tutto il suo armamento costale. Tipica in questo caso, è la localizzazione cervicale (che interessa, le articolazioni poste fra le vertebre del collo) con la presenza di sintomi anche neurologici come radicoliti e nevriti: tutte espressioni dello stiramento, dell’irritazione e della compressione dei tronchi nervosi che escono dal midollo spinale, di una vertebra e l’altra. Colpa del nervo vago. Questo nervo attraversa il collo e il torace, raggiunge l’addome e invia rami alla maggior parte degli organi del corpo (la laringe e la faringe, la trachea, i polmoni, il cuore e buona parte dell’apparato digerente). Il vagadondo esercita la sua azione liberando un neurotrasmettitore (acetilcolina) che determina il restringimento dei bronchi e il rallentamento della frequenza cardiaca. Inoltre stimola la produzione dell’acido gastrico, l’attività della colecisti e la peristalsi (cioè i movimenti compiuti dallo stomaco e dall’intestino durante la digestione).
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