Allarme bambini: pile, detersivi o giochi ingeriti, casi raddoppiati

Claudio Romano, Presidente Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica: creare un registro ufficiale dei casi

Allarme bambini: pile, detersivi o giochi ingeriti, casi raddoppiati
di Claudio Romano*
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Giovedì 13 Luglio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:50

Chiediamo al ministro della Salute Orazio Schillaci un supporto per realizzare il primo registro degli incidenti per ingestione di corpi estranei e caustici in Italia da parte dei bambini.

La Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica intende avviare un nuovo progetto per la sicurezza di bambini e genitori. La nostra campagna si svilupperà su tre punti: informazione capillare alle famiglie su come prevenire e sui pericoli della sottovalutazione; implementazione della rete nazionale di pediatri endoscopisti negli ospedali; creazione di un data base ufficiale per la rilevazione degli eventi. Perché le conseguenze possono essere drammatiche e durare anni, se non tutta la vita.

LE PERCENTUALI

Sono incidenti domestici frequenti ma talvolta (nel 10-20% dei casi) possono avere conseguenze nel tempo, in qualche caso anche molto gravi o addirittura mortali. Il tasso di ingestione dei corpi estranei, secondo dati europei e americani, è aumentato in 15 anni del 91.5% ed è quasi raddoppiato sotto i 6 anni di età. Le monete sono gli oggetti più frequentemente ingerite (62%), le batterie (micropile al litio) rappresentano il 7% di tutti i casi. Queste ultime possono provocare, nel 10-20%, gravi danni all’organismo e talvolta mortalità. L’ingestione di caustici, in particolare prodotti per la pulizia della casa e detersivi, rappresenta un terzo degli incidenti domestici, responsabili di circa 1.000 ricoveri l’anno. È un fenomeno molto preoccupante. Già nel 2020 la nostra Società aveva pubblicato una Consensus rivolta ai pediatri per la gestione di questi incidenti. Ora ci rivolgiamo anche alle istituzioni e alle famiglie perché svolgano una necessaria opera di prevenzione primaria, seguendo le regole che abbiamo riassunto in un volantino che distribuiremo in scuole, ospedali e farmacie. Il ruolo dei servizi sanitari e delle Società scientifiche è fondamentale nella formazione degli operatori sanitari e nell’organizzazione dei servizi. In Italia ancora non esiste un registro che fotografi esattamente la grandezza del fenomeno e comprenda tutti i dati di questi incidenti. Per questo è necessaria una rete operativa tra servizi, l’utilizzo di adeguati strumenti con l’obiettivo di raggiungere uno standard minimo uniforme tra le varie regioni e realtà ospedaliere. L’elaborazione da parte degli esperti può consentire di sensibilizzare gli operatori sanitari sul fenomeno degli incidenti domestici e sugli interventi di prevenzione e di gestione adeguata in linea con le raccomandazioni scientifiche.

LA PREVENZIONE

È necessario arrivare a uno standard di trattamento simile in tutti i centri ospedalieri, anche se per raggiungere questo obiettivo saranno necessari sforzi organizzativi e tempi lunghi. La Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica ha deciso di mettere a punto un volantino per la prevenzione primaria. Per esempio non travasare liquidi caustici in bottigliette o altri contenitori, non lasciare telecomandi, termometri o altre apparecchiature incustodite. E comportamenti utili per la prevenzione secondaria, sottolineando le corrette regole di comportamento per i genitori che si trovano a dover soccorrere i loro figli. Il primo avvertimento alle famiglie è di non provocare mai il vomito nel bambino che ha ingerito una sostanza pericolosa perché rischia di causare maggiori danni anche all’esofago.

*Presidente Società italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica

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