Il ritorno della poliomielite in Gran Bretagna, per la prima volta in 40 anni, riaccende l'allarme. Il sistema sanitario nazionale, nel tentativo di contenere l'epidemia, sta contattando i genitori di bambini non vaccinati a Londra. Il virus è stato rilevato presso l'impianto di trattamento delle acque reflue di Beckton, che copre una popolazione di quattro milioni nel nord e nell'est di Londra. La novità sono i tempi: i primi segni sono stati trovati a febbraio. Ora un'indagine sta cercando di risalire alla fonte dell'epidemia: l'intera area potrebbe essere presa di mira con una campagna di vaccinazione. Chiunque verrà trovato infetto dovrebbe potersi isolare.
Le ipotesi
L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito ritiene che un viaggiatore, forse dal Pakistan, dall'Afghanistan o dalla Nigeria, abbia sparso il virus nelle feci dopo aver ricevuto un vaccino orale contro la poliomielite durante un focolaio. È probabile che abbia poi infettato i parenti non lavandosi adeguatamente le mani e contaminando cibi e bevande. Il tema ora diventa la Gran Bretagna: il SSN sta avviando un'importante campagna per garantire che le vaccinazioni di routine vengano portati avanti dopo che la pandemia di Covid-19 ha causato una pausa negli appuntamenti. Jane Clegg, infermiera capo del NHS a Londra, ha detto al Daily Mail: «Inizieremo a contattare i genitori di bambini di età inferiore ai cinque anni a Londra che non sono in regola con le loro vaccinazioni contro la poliomielite per invitarli a proteggersi».
Il caso Gran Bretagna
La Gran Bretagna è stata dichiarata libera dalla poliomielite nel 2003 e l'ultimo caso è stato nel 1984, ma questa settimana gli esperti ne hanno trovato campioni nel sito delle acque reflue a Londra. I medici, la maggior parte dei quali non ha esperienza diretta della malattia, ieri sono stati informati dei sintomi e gli è stato ordinato di rimanere vigili. Nei casi peggiori la poliomielite può paralizzare o addirittura uccidere.
La maggior parte delle persone non mostra alcun segno di infezione, ma circa una persona su 20 presenta sintomi minori come febbre, debolezza muscolare, mal di testa, nausea e vomito. Circa un paziente su 50 sviluppa forti dolori muscolari e rigidità al collo e alla schiena. Meno dell'uno per cento dei casi di poliomielite provoca paralisi e uno su 10 provoca la morte.
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