Scuola, «Metti le mani dietro la testa»: i prof e i metodi anti-copioni in Dad, quando si va oltre?

Scuola, «Metti le mani dietro la testa»: i prof e i metodi anti-copioni in Dad, quando si va oltre?
di Veronica Cursi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Aprile 2021, 00:28

«Metti le mani dietro la testa e guarda di lato». Ore 10, interrogazione di inglese. La prof davanti al computer sperimenta il nuovo metodo anti-copiaggio a prova di furbetti: gli studenti devono rispondere alle domande con le braccia alzate e senza guardare lo schermo perché spesso è proprio lì che sono attaccati bigliettini o i libri rimangono aperti in bella vista. Qualcuno ride, l’alunno è un po’ imbarazzato. Niente di strano per il popolo della Dad perché questo è solo uno dei tanti escamotage utilizzati nelle scuole superiori, a Roma come in tutta Italia, per evitare imbrogli.

Non solo ragazzi bendati (come è accaduto a Verona): quasi un alunno su 2 – tra i 2mila ragazzi di medie e superiori intervistati da Skuola.net – almeno una volta si è imbattuto in un insegnante che ha adottato un sistema fantasioso.

Dalle ispezioni virtuali della stanza alla doppia telecamera per controllare i movimenti, fino alle posizioni improbabili da assumere per scoraggiare qualsiasi tentativo di imbroglio (occhi chiusi, spalle allo schermo). C’è persino chi chiede di posizionare uno specchio alle proprie spalle. Colpa di studenti troppo disonesti o di insegnanti che non dovrebbero lasciare spazio a umiliazioni? La questione è aperta.

Verona, studentessa bendata e umiliata in Dad: «Copriti gli occhi per l'interrogazione»

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA