A Roma ci sono anche cose che funzionano bene, e proprio perché sono così rare sarebbe giusto parlarne di più. Per esempio il centro anziani di viale Trastevere, che esiste da tre decenni ma dal 2018 vive una stagione nuova. In quattro anni è passato da 170 iscritti a quasi 750: centinaia di anziani che, invece di stare a casa da soli, incontrano altre persone e si divertono, in un ambiente bello e curato. Sono trasteverini ma anche abitanti del Portuense e di zone ancora più lontane, arrivano con i mezzi «perché sennò il parcheggio dove lo trovi». Il concetto di anziano qui è elastico, ci si può iscrivere già a 55 anni. Il centro organizza corsi di scacchi, ballo, acquerello, “informatica e uso del telefonino”, “ginnastica dolce” e “yoga della sedia”, concerti dal vivo e domeniche danzanti, dibattiti e cene sociali, si coltiva l’orto, naturalmente si gioca a carte.
pietro.piovani@ilmessaggero.it