Slitta di tre mesi la conclusione dei lavori al ponte dell’Industria, seriamente danneggiato da un incendio a ottobre del 2021: l’intervento, che avrebbe dovuto essere completato entro settembre, arriverà fino alla vigilia dell’inizio del Giubileo.
«Il cantiere si concluderà per l’8 dicembre, insieme a quello di piazza Pia - sottolinea il sindaco Roberto Gualtieri - Dobbiamo farcela e per ora siamo nelle condizioni di farlo». A causare il rallentamento sarebbero state le «prescrizioni molto assertive della Sovrintendenza, che vogliono preservare questo modello di archeologia industriale - sostiene Gualtieri - Il tutto con un appesantimento di tempi e di costi».
LA SITUAZIONE
Al momento si è chiusa la prima fase dei lavori: è stato infatti costruito un ponte nuovo, una passerella provvisoria per consentire il passaggio dei sottoservizi, come gas ed elettricità, per i quali al momento è in corso lo spostamento e il relativo allaccio che assicurerà la continuità delle forniture, per tutta la durata dei lavori, agli abitanti dei quartieri Marconi e Ostiense. Queste lavorazioni avranno una durata di circa cinque settimane: successivamente avrà inizio la fase di cantierizzazione del ponte della nuova struttura, finanziata con circa 18 milioni di fondi giubilari. «Si tratta di una vera e propria opera di restauro, anche se sarà un nuovo ponte - spiega l’assessore capitolino ai lavori pubblici, Ornella Segnalini - Verranno riutilizzate anche alcune parti preesistenti come le ringhiere, che saranno riverniciate con il colore originale». Grazie ai lavori di manutenzione straordinaria, aggiunge Segnalini, «il ponte dell’Industria sarà di nuovo pienamente in funzione per il traffico veicolare e dei bus, e avrà due passerelle per il passaggio protetto di pedoni e ciclisti».
IL SOPRALLUOGO
Ieri mattina Gualtieri e Segnalini hanno visitato i cantieri e fatto il punto della situazione, insieme ai presidenti dei Municipi VIII e XI, Amedeo Ciaccheri e Gianluca Lanzi, al presidente della commissione capitolina Lavori pubblici, Antonio Stampete, e i responsabili dell’Anas, soggetto attuatore del progetto. Dopo il rogo del 2021 il ponte è stato riaperto in via provvisoria, consentendo il transito a esclusione dei veicoli con carico superiore a 3,5 tonnellate, ma sarebbe rimasto transitabile solo per successivi cinque anni: «Quindi senza l’intervento strutturale, come quello in atto, la chiusura definitiva sarebbe stata nel 2026», ricorda l’assessore. E il minisindaco Ciaccheri propone di «aprire i cantieri a visite guidate e un racconto step by step di tutte le fasi lavorative per permettere ai cittadini e alle cittadine di Roma di verificare non solo l’andamento dei lavori, ma anche le tecniche edilizie e i lati meno visibili di una grande opera di trasformazione della città all’interno del programma giubilare».