Dopo la denuncia del Messaggero.it in piazza di Spagna arrivano i controlli dei vigili contro l’esercito di ambulanti abusivi.

Almeno così è successo ieri mattina e speriamo che non sia solo un’operazione di facciata ma che il comandante generale della polizia municipale, Raffaele Clemente, e il neo responsabile del centro storico Angelo Moretti abbiano capito che è inammissibile lasciare sguarnita di agenti una delle piazze più belle del mondo ma anche tutte le altre aree di pregio del centro come piazza Navona, Fontana di Trevi, Colosseo, Altare della Patria e Pantheon.

Perché nessun’altra questione può essere più importante della tutela del patrimonio artistico e culturale della Capitale d’Italia.

Nemmeno quella di fare qualche multa in più ad auto e moto in sosta selvaggia. Nemmeno quella di correre dietro alle segnalazioni via Twitter.

Perché la difesa e la tutela del nostro patrimonio architettonico e archeologico viene prima. E va garantito con una pianificazione dei controlli quotidiana, 365 giorni l’anno, e non spot e tantomeno dopo le denunce di cittadini o giornalisti.

Ieri la scalinata di Trinità dei Monti era un’altra cosa. Venditori ambulanti pochissimi. Quando poi alle 9 una pattuglia dei vigili è arrivata in piazza di Spagna parcheggiando l’auto vicino alla Barcaccia quasi tutti i venditori ambulanti si sono defilati segno che basta una presenza costante per fare da deterrente. E per i più agguerriti è bastato che due agenti in divisa si muovessero su e giù per la scalinata perché andassero via.

Così la casbah quotidiana, con venditori di occhiali, collanine, rose, bolle di sapone, borse e custodia di cellulari, è magicamente scomparsa. La scalinata è tornata a splendere nella realtà e in tutte le fotografie che i turisti hanno finalmente potuto scattare senza il rischio che qualcuno potesse confondere piazza di spagna con un mercato di di quart’ordine. Non ci vola tanto. Solo un po’ di organizzazione.