Ostia, si torna a sparare: due attentati nella notte. Non è esclusa la pista delle bande rivali

Sette colpi di pistola contro il portone di un palazzo, poco prima incendiato un negozio

Ostia, si torna a sparare: due attentati nella notte. Non è esclusa la pista delle bande rivali
di Moira Di Mario
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 22:30

Due intimidazioni nell’arco di pochi minuti e a poca distanza l’una dall’altra. È successo a Ostia la notte tra sabato e domenica scorsi quando subito dopo mezzanotte è stata incendiata la serranda di un negozio in via Vasco De Gama. Mezz’ora dopo sette colpi di pistola sono stati sparati contro un palazzo di quattro piani al civico 305 di via Costanzo Casana, a poche centinaia di metri dall’altro agguato. Sabato era da poco passata mezzanotte quando polizia e vigili del fuoco hanno ricevuto l’allert dal sistema di allarme del negozio di abbigliamento. 

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LE FIAMME

Il rogo è stato domato in brevissimo tempo dai pompieri che sul marciapiede davanti al locale hanno trovato una tanica di benzina e alcuni inneschi.

Lievi i danni alla struttura, ma sulla natura dolosa delle fiamme, verosimilmente a scopo intimidatorio, non ci sono dubbi. Il titolare dell’attività è un cittadino di origine romena, da tempo in Italia, con alle spalle qualche guaio con la giustizia.

Mezz’ora più tardi la richiesta d’intervento in via Casana dove alcuni residenti hanno sentito chiaramente sparare in strada. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia di Stato dei commissariati di Ostia e Fiumicino, oltre ai colleghi della scientifica per cercare di capire cosa fosse successo e chiarire gli aspetti di un episodio che è ancora avvolto dal mistero. Almeno sette i colpi esplosi contro il portone di vetro, di cui cinque andati a segno. La scientifica ha raccolto i bossoli finiti nell’androne dell’edificio, oltre a una serie di elementi che potrebbero portare gli agenti a dare a una svolta all’indagine già nelle prossime ore. Al momento i poliziotti non escludono alcuna pista, sebbene prenda sempre più piede l’ipotesi investigativa che i due atti intimidatori possano essere collegati.

La vicinanza dei due obiettivi colpiti e i pochi minuti che hanno separato gli agguati, farebbero pensare all’esistenza di un’unica matrice. Ancora da chiarire se i due avvertimenti siano stati messi a segno da un’unica mano, oppure se si sia trattato di autori diversi. Un elemento fondamentale per la polizia che sta scavando nella vita del commerciante per capire se le sue vicissitudini passate possano essere in qualche modo legate a un inquilino del palazzo di via Casana, oppure se si sia trattato di intimidazioni tra bande rivali.

I GRUPPI

La zona degli avvertimenti non è molto lontana dalle case popolari dei “lotti” a Ostia Nuova, dove il 4 novembre scorso una ventina di colpi di pistola vennero esplosi in aria. Un’intimidazione a un clan rivale per metterlo in guardia, per dirgli, nel linguaggio criminale, di non espandere il controllo in una zona di competenza di altri. Alle spalle la contesa delle piazze destinate al traffico di droga. Un avvertimento che in pochi giorni provocò la reazione di polizia e carabinieri con controlli massicci, denunce, arresti e sequestro di stupefacenti in quella che è considerata una delle più grandi piazze di spaccio del litorale romano. 

IL DECESSO

Non è invece collegata con i due episodi intimidatori la morte del ragazzo di 24 anni, trovato senza vita nel parcheggio di un albergo in lungomare Paolo Toscanelli. A scoprire il corpo la notte tra domenica e ieri, sarebbero stati alcuni dipendenti dell’hotel. Riverso sull’asfalto senza apparenti segni di violenza. Secondo i poliziotti del distretto Lido, il giovane di origini polacche, aveva preso una stanza nell’hotel quando per motivi che gli agenti stanno cercando di ricostruire, si sarebbe gettato dalla finestra. Gli investigatori stanno passando al setaccio le ultime ore di vita del ventiquattrenne, mentre aspettano l’esito dell’autopsia che potrebbe fornire elementi utili all’indagine e chiarire se si sia trattato davvero di suicidio.

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