Spaccio di droga nel locale e mancanza di autorizzazioni, chiuso bar a Giardinetti

Era un ritrovo di pregiudicati
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Giovedì 5 Marzo 2020, 11:09
Caffé e tazzine solo per dare una parvenza di attività legale. Ma sotto al bancone giravano hashish, cocaina e soldi per le scommesse. In più, non c'era nemmeno la licenza per fare somministrazione di alimenti e bevande. Per questo è stata sospesa l'attività in un bar nel quartiere Giardinetti, alla periferia sud-est di Roma. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti della polizia di Stato del commissariato la Romanina. La sospensione è stata resa necessaria poichè, dai diversi controlli svolti, è emerso che il bar era considerato la «base operativa» per gestire le attività concernenti il traffico di sostanze stupefacenti, nonchè luogo di abituale ritrovo di persone pregiudicate.

L' attività d'indagine avviata qualche mese fa dagli investigatori, nell'ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati inerenti le sostanze stupefacenti, ha permesso, lo scorso 31 gennaio, di arrestare, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare, diversi avventori del locale in questione. Inoltre, il successivo 24 febbraio, nel corso di accertamenti, i poliziotti hanno nuovamente trovato avventori con a carico numerosi e gravi precedenti. Infine il 27 febbraio, durante un controllo, gli agenti del reparto volanti hanno arrestato in flagranza il gestore di fatto del locale, zio del titolare della licenza, ritenuto responsabile di spaccio di droga. L'uomo, alla vista dei poliziotti, ha lanciato sotto il bancone, allo scopo di occultarlo, un involucro di cellophane rivelatosi poi contenere sostanza stupefacente. In seguito alla perquisizione del locale, gli uomini in divisa hanno rinvenuto e sequestrato: 25 involucri di «hashish», per un peso complessivo di 62 grammi; quasi 1 grammo di cocaina divisa in 2 involucri. Un borsello contenete denaro contante suddiviso in banconote di vario taglio, per un valore di 1.100 euro. Due foglietti di carta manoscritti, contenenti nomi e somme di denaro. Addosso al gestore sono stati trovati 870 euro, dei quali non sapeva dare contezza.

Al titolare del bar, nel quartiere Giardinetti, Roma, è stato contestato l'esercizio abusivo di scommesse, poichè, senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione, consentiva ai clienti di usufruire di quattro postazioni pc dove, previo pagamento di una somma di denaro come ricarica di conto gioco, potevano effettuare anche giochi on-line e/o scommesse sul sito preimpostato Planet Wind 365. Peraltro, già in passato, il locale era stato oggetto di interventi da parte delle forze dell'ordine per problemi di ordine e sicurezza pubblica e poi sottoposto a provvedimenti di sospensione ex art.100 del Tulps, emessi dal Questore per i medesimi motivi relativi alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per la durata di giorni 5 in data 06.09.2013 e di giorni 90 in data 18.03.2014.

Gli accertamenti svolti presso il Comune di Roma, inoltre, hanno permesso di appurare anche la mancanza del titolo autorizzativo per poter esercitare legittimamente l'attività di somministrazione di alimenti e bevande all'interno del locale: difatti la società risultava cancellata in camera di Commercio di Roma, senza che il gestore avesse comunicato nulla al Municipio, ai fini di una nuova autorizzazione.
Di qui l'applicazione del provvedimento del Questore di Roma, adottato dalla divisione polizia amministrativa e sociale, che ha imposto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, la cessazione immediata dell'attività condotta senza autorizzazione.
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