Hanno approfittato delle festività natalizie. Sono entrati ed hanno distrutto tutto. Ieri mattina i responsabili dell’Anffas, l’associazione che raccoglie le famiglie con persone con disabilità, non credevano ai loro occhi: la sede della casa famiglia che offre assistenza a 150 ragazzi con disabilità era completamente distrutta. Armadi presi a calci, sfondati e rovesciati. Sedie e tavoli distrutti. La cucina messa a soqquadro e ogni stanza ridotta a brandelli. Uno spettacolo impietoso, di pura devastazione, con un bilancio pesantissimo dei danni. Quindicimila euro solo per l’area che offre i pasti agli utenti.
«Da qualche mese ci siamo resi conto che la nostra sede era stata presa di mira da degli avventori - spiega Antonio Gilenardi, direttore Anffas Roma - che di notte si intrufolavano qui dentro. Per questo negli ultimi due mesi abbiamo innalzato i livelli di sorveglianza. Evidentemente qualcuno si è voluto vendicare e ci ha voluto mettere in ginocchio. Se nelle scorse settimane venivamo colpiti con scritte o qualche vetro rotto ora abbiamo davvero raggiunto il culmine».
L’allarme è scattato all’alba. Alle 5.45, la cuoca della ditta appaltatrice del servizio di refezione, entrando all’interno del locale mensa e nella cucina del Centro di Riabilitazione dell’associazione - che da più di cinquant’anni si occupa di persone con disabilità intellettiva - ha constato una vera e propria devastazione. Uno scenario desolante. Rotture dei lavandini nel locale bagno, frantumazione dei vetri del banco scalda vivande, devastazione completa del locale cucina, con rottura e ribaltamento della caldaia per la cottura della pasta, del forno a vapore, delle derrate alimentari presenti all’interno dei frigo congelatori, persino il rovesciamento a terra dell’olio per cucina, aceto, frutta, alimenti di ogni genere. Fino alla rottura dei vetri delle porte.
«La nostra struttura è all’interno di Villa Pamphilj - rincara la dose la presidente dell’Anffas, Giuliana Muzio - e qui la notte è terra di nessuno. Servirebbero più controlli e invece siamo qui a raccontare di una realtà che offre assistenza a persone con disabilità che è stata messa al tappeto. Ora possiamo al massimo offrire un panino a chi viene qui per fare riabilitazione o passare una giornata in compagnia. Non è più tollerabile tutto ciò».
I vandali se la sono presa anche con le attrezzature tecnologiche in dotazione al centro. Non è stato risparmiato nulla in questo blitz di violenza.
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