Piazza Venezia, degrado nel salotto di Roma: un cantiere nelle aiuole, residenti in rivolta

Piazza Venezia, degrado nel salotto di Roma: un cantiere nelle aiuole
di Fabio Rossi
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Giovedì 17 Settembre 2020, 00:11 - Ultimo aggiornamento: 18:40
Le aree verdi centrali, risistemate in primavera con l’aggiunta di fiori di stagione, hanno già perso lo smalto dei mesi passati. Ma sono le aiuole laterali di piazza Venezia, gialle e spelacchiate, a offrire uno spettacolo desolante ai tantissimi romani e turisti che attraversano uno dei luoghi più noti della Città eterna. E anche i lavori di risistemazione dei sampietrini - partiti durante il lockdown, dopo una gara d’appalto durata anni - vanno molto a rilento. Siamo nel nodo cruciale per antonomasia del cuore di Roma. Dove già a fine luglio il verde aveva dato una plateale prova della scarsa cura che gli viene dedicata: un pino alto 18 metri crollato a due passi dalla scalinata del Campidoglio, su una macchina in corsa, guidata da una donna finita in ospedale. Tutto intorno, nelle aree perimetrali della piazza, aiuole ed erba hanno più o meno lo stesso aspetto, appassito e degradato, a causa di uno stato di totale abbandono. Il Comune, dal canto suo, assicura: «Il verde di tutta la zona sarà controllato e sistemato al più presto», confidando anche negli effetti dell’entrata a regime dell’appalto da 5 milioni per la cura del verde orizzontale.
 

Piazza Venezia, un cantiere nelle aiuole


LE AREE
Nel frattempo, al centro della piazza il verde è quanto meno scolorito, lasciando poche tracce delle fioriture che periodicamente l’amministrazione comunale sistema da quelle parti: le ultime sono state collocate a giugno, davanti all’Altare della Patria. Ma nelle altre aree sistemate a prato la situazione è ancora peggiore. Sul lato di piazza San Marco l’erba è quasi scomparsa, lasciando in vista la terra resa ancora più secca da una calda estate e da scarsa irrigazione. Così come negli spazi pubblici in direzione di piazza d’Aracoeli e via del Teatro Marcello. «Questo è diventato il simbolo di un centro storico ormai abbandonato a se stesso, dove si pensa ogni tanto a progetti di manutenzione straordinaria quando a mancare è quella ordinaria - sottolinea Viviana Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti centro storico - Il verde di piazza Venezia, che è un biglietto da visita per tutta la città, non viene curato così come quello di tutta la zona. E lo stesso possiamo dire per sampietrini e asfalto: i pochi lavori messi in cantiere spesso vengono eseguiti anche male».

IL FONDO
Altro punto dolente di piazza Venezia, storico, è il fondo stradale: oberato da un traffico notevole (autobus compresi) e croce di tanti automobilisti e (soprattutto) motociclisti che ci passano quotidianamente, rischiando la pelle. A inizio primavera è finalmente partito il piano di riqualificazione dei sampietrini, che comprende anche piazza d’Aracoeli: un appalto da 5,6 milioni di euro che faceva parte degli interventi progettati e finanziati per il Giubileo della Misericordia. Il bando, uscito a novembre del 2016, si è trascinato per più di tre anni in un’incredibile serie di intoppi burocratici. «Ma anche adesso che è partito non brilla di certo per rapidità di esecuzione - dice Alfredo Parenti, residente a due passi dalla piazza - Ci passo tutti i giorni e vedo spesso l’area di cantiere vuota, o con appena un paio di operai al lavoro». Secondo il Campidoglio, però, “i lavori sono in linea con i cronoprogrammi iniziali stilati dal Dipartimento Simu e dall’impresa che opera tuttora sulle varie aree di cantiere. Gli interventi non hanno subito alcun ritardo e sono in corso con una percentuale di completamento di circa l’80 per cento".
 
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