Piazza Venezia, un cantiere nelle aiuole
LE AREE
Nel frattempo, al centro della piazza il verde è quanto meno scolorito, lasciando poche tracce delle fioriture che periodicamente l’amministrazione comunale sistema da quelle parti: le ultime sono state collocate a giugno, davanti all’Altare della Patria. Ma nelle altre aree sistemate a prato la situazione è ancora peggiore. Sul lato di piazza San Marco l’erba è quasi scomparsa, lasciando in vista la terra resa ancora più secca da una calda estate e da scarsa irrigazione. Così come negli spazi pubblici in direzione di piazza d’Aracoeli e via del Teatro Marcello. «Questo è diventato il simbolo di un centro storico ormai abbandonato a se stesso, dove si pensa ogni tanto a progetti di manutenzione straordinaria quando a mancare è quella ordinaria - sottolinea Viviana Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti centro storico - Il verde di piazza Venezia, che è un biglietto da visita per tutta la città, non viene curato così come quello di tutta la zona. E lo stesso possiamo dire per sampietrini e asfalto: i pochi lavori messi in cantiere spesso vengono eseguiti anche male».
IL FONDO
Altro punto dolente di piazza Venezia, storico, è il fondo stradale: oberato da un traffico notevole (autobus compresi) e croce di tanti automobilisti e (soprattutto) motociclisti che ci passano quotidianamente, rischiando la pelle. A inizio primavera è finalmente partito il piano di riqualificazione dei sampietrini, che comprende anche piazza d’Aracoeli: un appalto da 5,6 milioni di euro che faceva parte degli interventi progettati e finanziati per il Giubileo della Misericordia. Il bando, uscito a novembre del 2016, si è trascinato per più di tre anni in un’incredibile serie di intoppi burocratici. «Ma anche adesso che è partito non brilla di certo per rapidità di esecuzione - dice Alfredo Parenti, residente a due passi dalla piazza - Ci passo tutti i giorni e vedo spesso l’area di cantiere vuota, o con appena un paio di operai al lavoro». Secondo il Campidoglio, però, “i lavori sono in linea con i cronoprogrammi iniziali stilati dal Dipartimento Simu e dall’impresa che opera tuttora sulle varie aree di cantiere. Gli interventi non hanno subito alcun ritardo e sono in corso con una percentuale di completamento di circa l’80 per cento".
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