Roma, manifestazione contro la guerra in Ucraina: attese 50mila persone. Blindate le vie del Centro

Oggi in piazza per l’Ucraina: da piazza della Repubblica a San Giovanni

In piazza contro la guerra, attese 50mila persone. Blindate le vie del Centro
di Alessia Marani
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Sabato 5 Marzo 2022, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 19:09

Il centro di Roma si colorerà nel pomeriggio di giallo e blu, i colori della bandiera Ucraina. In cinquantamila sfileranno per il centro, dandosi appuntamento prima in piazza della Repubblica, poi in piazza San Giovanni per ribadire tutta la propria contrarietà all’orrore della guerra nell’Est dell’Europa. Alla manifestazione nazionale «Europe for peace», promossa dalla Cgil insieme alla Rete italiana Pace e disarmo, parteciperanno numerose altre associazioni. Strade e piazza saranno blindate, ma a distanza per permette il regolare svolgimento.
Due i preavvisi per una doppia adunata arrivati nei giorni scorsi in Questura: il primo per le 14 in piazza della Repubblica, preannunciate circa quindicimila persone; il secondo dalle 17 alle 19 in piazza di Porta San Giovanni con venticinquemila persone.

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Ma come avvenuto anche in altre manifestazioni dei sindacati, i partecipanti (si conta che arriveranno ad almeno cinquantamila) si muoveranno in corteo dal primo appuntamento al luogo del secondo, con possibili chiusure e deviazioni dei mezzi pubblici (per le linee 3, 16, 40, 51, 60, 62, 63, 64, 66, 70, 77, 80, 81, 82, 83, 85, 87, 100, 160, 170, 360, 492, 590, 792, 910 e H), disagi in vista per gli automobilisti.

Dietro lo slogan «Cessate il fuoco» si riuniranno numerose organizzazioni della società civile italiana per la pace tra cui Arci, Acli, Libera, Emergency, Legambiente, Movimento Nonviolento, Un Ponte Per, Archivio Disarmo, Associazione Ong Italiane, Link 2007, Rete della Conoscenza, Anpi, Greenpeace, Save the Children, Rete No Bavaglio e molte altre ancora. Sul palco di San Giovanni interverranno esponenti delle realtà aderenti e testimonianze da varie zone di conflitto: dall’Ucraina, dalla Siria, dai Balcani, dall’Afghanistan e dalla Palestina. «Insieme a migliaia di persone persone - spiegano i promotori - saremo in piazza per chiedere la fine immediata della guerra in Ucraina e dire no a tutte le guerre, con la prospettiva di costruire insieme un’Europa di pace, senza armi nucleari dall’Atlantico agli Urali». Corale la richiesta per arrivare «a una cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia e della pressione internazionale». Quindi l’attenzione è a una pace «costruita attraverso il disarmo e una neutralità attiva».

LE RETI
 

Tra le testimonianze dai conflitti che si alterneranno sul palco Batool Karim (co-portavoce dell’Iraqi Social Forum), Silvia Maraone (Ipsia Acli attiva nei Balcani), la rifugiata siriana Yasmine Azeem, Amos Basile (Casco Bianco in Ucraina per Ibo Italia socio Focsiv), Malak Mattar (studentessa e pittrice palestinese di Gaza), due donne afghane della Fondazione Pangea. Oltre ad un messaggio delle organizzazioni di madri di soldati russi, ucraini e bielorussi contro l’arruolamento. Ospite internazionale della manifestazione sarà Beatrice Fihn, direttrice esecutiva della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, insignita nel 2017 del Premio Nobel per la Pace. Alle 15 manifesterà anche il Popolo della famiglia di Mario Adinolfi, appuntamento in piazzale Ugo La Malfa (nei pressi del Circo Massimo) per dire “Basta lesioni costituzionali, basta green pass, basta guerra”. In questo caso si tratterà di un migliaio di partecipanti. Possibili disagi al traffico anche nella dell’Olimpico per il match delle 18 tra Roma e Atalanta.

Domani altre manifestazioni per la pace in Ucraina organizzate dall’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia. Avranno luogo dalle 14 alle 15,30 a piazza della Repubblica (attese 2mila persone) e dalle 16,30 alle 18 a piazza Madonna di Loreto, accanto a piazza Venezia (annunciata la partecipazione di 3mila persone). Intanto il Comune di Roma ha attivato il numero verde 800.938873 “Emergenza Ucraina” attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20. L’hub servirà da raccordo sia per le richieste di aiuto che per le tante e diverse offerte di collaborazione, come ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Barbara Funari.
 

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