Sicurezza, parchi sorvegliati speciali dalla polizia: «E a Pasquetta controlleremo chi rientra a Roma»

Sicurezza, parchi sorvegliati speciali dalla polizia: «E domani controlleremo chi rientra a Roma»
di Marco Pasqua
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Domenica 12 Aprile 2020, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 02:42

Villa Borghese, a Pasqua, è la fotografia di una città alle prese con un'emergenza tutt'altro che superata. I controlli, in due giornate cruciali – domenica e lunedì – sono pressoché su tutte le principali arterie che portano fuori da Roma. E anche il centro è blindato, secondo le indicazioni e il piano predisposto dal Questore, Carmine Esposito. Sorvegliato speciale il grande parco nel centro di Roma: «Villa Borghese è uno dei punti verso cui rivolgiamo le nostre attenzioni, perché ci sono più accessi – spiega Massimo Improta, dirigente dell'Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico della Questura di Roma – Massima attenzione, quindi, per evitare che qualcuno possa trasgredire le misure del governo volte a contenere il Covid».
 


«Stiamo monitorando le principali arterie – dice ancora – le consolari e il centro e lo stesso faremo domani». Con una “sorpresa”, per la giornata di Pasquetta: «La vigilanza sarà ancora più capillare e controlleremo chi ritornerà a Roma e ci dovrà spiegare dove è stato». Dalla polizia il consiglio che è anche un avvertimento: «Non vanificate gli sforzi che abbiamo fatto fino ad oggi. Dobbiamo avere ancora pazienza e collaborare. Non complicate ulteriormente il nostro lavoro, che è già arduo».



Tolleranza zero, quindi, contro i “furbetti”, che ancora continuano a fornire giustificazioni anche strampalate: «Abbiamo riscontrato violazioni da parte di chi conduceva attività motoria, non vicino a casa sua, come da prescrizione – racconta Improta – Qualcuno ha sostenuto che via Merulana fosse vicina a Porta Pia. Altri hanno citato i genitori anziani e bisognosi di assistenza: da un controllo all'Anagrafe capitolina, è emerso che quei genitori avevano 55 anni e non erano affetti da patologie che richiedessero il sostegno domiciliare».

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