Ci sarà un supporto diretto dell’AFI con 3 interventi specifici: «Il primo – spiega Cerruti – legato alla quota associativa, il secondo a un sistema di anticipi basato sulla tipologia del diritto e la storicità dell’associato, mentre il terzo è a più ampio spettro e riguarda interventi a fondo perduto che andranno direttamente nelle casse degli imprenditori».
«Nel nostro piccolo – continua il presidente dell’AFI – vogliamo dare un contributo concreto alle imprese con provvedimenti e azioni verticali che vanno direttamente a supportare chi oggi si trova in difficoltà, senza se e senza ma.
Mi piace parlare di buon esempio, ci siamo mossi velocemente, predicando poco e agendo tanto». Velocità è una delle parole chiave dell’AFI: «Per poter accedere a questi aiuti - conclude Cerruti - abbiamo pensato a un processo snello perché in questo momento storico tutte le riforme, i finanziamenti e le norme a supporto delle varie filiere devono passare da sistemi accessibili diretti e semplificati. La burocratizzazione è un danno e rischia di creare ancora più problemi di quanti non ce ne siano già adesso».
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