Ardea, maxi sequestro di marijuana in un casolare di campagna: fermati padre e figlio

Le piante di marijuana sequestrate nel casolare
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Venerdì 3 Gennaio 2020, 12:17
Era un vero e proprio “casolare della marijuana” quello scoperto alla periferia di Ardea dai poliziotti della sezione narcotici della squadra mobile di Roma: un laboratorio per la produzione di stupefacente destinato ai consumatori del litorale romano, gestito da un uomo di 56 anni e dal figlio di 27. A loro gli agenti sono arrivati seguendo gli spostamenti di uno spacciatore romano. Dopo una serie di appostamenti, la squadra mobile ha deciso di entrare in azione nel casolare di Tor San Lorenzo dove si sospettava potesse esserci la produzione dello stupefacente. Al momento del blitz, gli agenti hanno trovato padre e figlio mentre confezionavano le dosi. L’abitazione era stata trasformata in una serra per la coltivazione di piantagioni di marijuana, dove venivano curate tutte le fasi necessarie alla lavorazione della droga, dall’inseminazione alla raccolta e successiva vendita.
Il sito era suddiviso in quattro ambienti principali, tra loro comunicanti, nei quali erano state ricavate delle serre, ciascuna adibita a una precisa fase della lavorazione: coltivazione, raccolta, essiccatura, confezionamento. All’interno del casolare sono stati sequestrati anche una sofisticata attrezzatura, nonché i fertilizzanti usati per la coltivazione. Una serra a regola d’arte, con filtri d’aria, un impianto di condizionamento, un impianto elettrico con temporizzatori che regolavano l’accensione delle lampade e pannelli riflettenti. Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti circa 32 chili di marijuana tra piante ancora nel vaso e foglie in essiccazione, da cui sarebbero state ricavate decine di migliaia di dosi da vendere al dettaglio, con un guadagno di oltre duecentomila euro.
A finire in manette sono stati il 56enne, che è risultato essere anche proprietario dell’immobile, e il figlio 27enne. La perquisizione si è poi estesa anche all’abitazione romana del terzo complice. Lì gli agenti hanno trovato una pistola con matricola abrasa e 38 grammi di hashish. I tre uomini sono stati arrestati con l’accusa a vario titolo di coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di armi. Ora si trovano nel carcere di Velletri a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini vanno avanti per cercare di ricostruire la rete di venditori di cui i tre si servivano per “piazzare” la marijuana sul mercato nero. Questo sequestro ha confermato di fatto come Ardea sia territorio privilegiato per la produzione e il confezionamento di stupefacente, grazie alla sua posizione isolata ma vicinissima a Roma.
 
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