Più soldi agli spazzini, ma in cambio le maestranze devono lavorare più ore (fino a un massimo di 20 in più rispetto alle attuali 36, con i turni che includono anche la domenica) e soprattutto dare la garanzia che la città torni e resti pulita anche in futuro. A maggior ragione se, come ha promesso il neo sindaco Roberto Gualtieri in campagna elettorale, si vuole rendere linda e pinta la Capitale entro Natale.
La nuova amministrazione guidata da Gualtieri lancia una sfida ai vertici di Ama e ai sindacati di categoria.
I TAVOLI
Nella stessa giornata di martedì Gualtieri presenterà il cosiddetto piano decoro, con il quale ripulire Roma nei prossimi due mesi. Operazione complessa perché in questi giorni i cassonetti traboccano quasi ovunque. Primo passo l’avvio di una cabina di regia, che vedrà assieme Comune, i dipartimenti di Palazzo Senatorio interessati al dossier, Ama, la Polizia municipale e le ditte che hanno vinto gli appalti per le potature, per la cura delle aiuole e per la pulizia delle caditoie.
Sì, perché l’operazione per ridare lustro a una Capitale sempre più degradata spazierà tra raccolta di rifiuti dai cassonetti come degli ingombranti, spazzamento e lavaggio delle strade, diserbaggio dei marciapiedi e bonifica delle minidiscariche. Sempre nelle stesse ore Ama - dove l’attuale amministratore unico Stefano Zaghis ha annunciato che chiuderà il suo mandato il 14 novembre - presenterà ai sindacati un accordo di produttività per aumentare, in cambio di più soldi, le ore lavorate e migliorare il servizio. Nei 40 milioni previsti per l’operazione, una parte consistente sarà spesa per gli straordinari ai dipendenti di Ama.
E non soltanto nei prossimi due mesi. Ma rispetto al passato, si vogliono legare queste premialità salariali a obbiettivi per migliorare il servizio: un livello più alto di ore lavorate e di maestranze di turno (limitando quindi un assenteismo che tra malattie, ferie e permessi sfiora in media il 20 per cento del personale), una quantità superiore di rifiuti raccolti e poi portati negli impianti di trattamento o smaltimento, un numero maggiore di strade spazzate e lavate. Al raggiungimento di questi risultati, scatteranno gli incentivi, che secondo qualche sindacato dovrebbero ammontare a circa 300 euro lordi al mese e che secondo l’azienda alla metà. Sempre le sigle chiedono per Ama un diverso piano industriale, più mezzi e una diversa organizzazione del lavoro, perché in azienda i nuovi assunti non possono guidare alcuni mezzi, mentre tra i 5mila operai circa 1.500 sono inidonei, non possono eseguire tutte le lavorazioni previste.
Più in generale, non sono esclusi ulteriori bonus per chi pulirà la città l’8 dicembre giorno dell’Immacolata, a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno. Per venire incontro alle proprie esigenze, l’attuale vertice uscente di Ama avrebbe chiesto anche al Comune di ridurre le penali comminate tra aprile e giugno di quest’anno, per un valore di circa 2 milioni di euro. Tornando al piano decoro il Campidoglio ha stabilito un primo stanziamento da 1,5 milioni di euro. Ad Ama è stato chiesto di iniziare le lavorazioni straordinarie già dalla prossima settimana, mentre non si esclude l’ipotesi di reintrodurre anche a Roma un divieto di sosta in un giorno della settimana, per permettere alle spazzatrici di pulire carreggiate e marciapiedi libere da auto e motorini.