Ama, sì agli straordinari: incentivi per pulire di più

Via all’operazione decoro di Gualtieri: premi collegati al lavoro sulle strade

Ama, sì agli straordinari: incentivi per pulire di più
di Francesco Pacifico
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Venerdì 29 Ottobre 2021, 22:46 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 00:41

Più soldi agli spazzini, ma in cambio le maestranze devono lavorare più ore (fino a un massimo di 20 in più rispetto alle attuali 36, con i turni che includono anche la domenica) e soprattutto dare la garanzia che la città torni e resti pulita anche in futuro. A maggior ragione se, come ha promesso il neo sindaco Roberto Gualtieri in campagna elettorale, si vuole rendere linda e pinta la Capitale entro Natale.

La nuova amministrazione guidata da Gualtieri lancia una sfida ai vertici di Ama e ai sindacati di categoria.

In un incontro con il capo di gabinetto Albino Ruberti, come ha spiegato il segretario della Fp Cgil Giancarlo Cenciarelli, «si chiede uno sforzo straordinario anche ai dipendenti e martedì sigleremmo un accordo di produttività per obiettivi».

 
I TAVOLI
Nella stessa giornata di martedì Gualtieri presenterà il cosiddetto piano decoro, con il quale ripulire Roma nei prossimi due mesi. Operazione complessa perché in questi giorni i cassonetti traboccano quasi ovunque. Primo passo l’avvio di una cabina di regia, che vedrà assieme Comune, i dipartimenti di Palazzo Senatorio interessati al dossier, Ama, la Polizia municipale e le ditte che hanno vinto gli appalti per le potature, per la cura delle aiuole e per la pulizia delle caditoie.

Sì, perché l’operazione per ridare lustro a una Capitale sempre più degradata spazierà tra raccolta di rifiuti dai cassonetti come degli ingombranti, spazzamento e lavaggio delle strade, diserbaggio dei marciapiedi e bonifica delle minidiscariche. Sempre nelle stesse ore Ama - dove l’attuale amministratore unico Stefano Zaghis ha annunciato che chiuderà il suo mandato il 14 novembre - presenterà ai sindacati un accordo di produttività per aumentare, in cambio di più soldi, le ore lavorate e migliorare il servizio. Nei 40 milioni previsti per l’operazione, una parte consistente sarà spesa per gli straordinari ai dipendenti di Ama.

E non soltanto nei prossimi due mesi. Ma rispetto al passato, si vogliono legare queste premialità salariali a obbiettivi per migliorare il servizio: un livello più alto di ore lavorate e di maestranze di turno (limitando quindi un assenteismo che tra malattie, ferie e permessi sfiora in media il 20 per cento del personale), una quantità superiore di rifiuti raccolti e poi portati negli impianti di trattamento o smaltimento, un numero maggiore di strade spazzate e lavate. Al raggiungimento di questi risultati, scatteranno gli incentivi, che secondo qualche sindacato dovrebbero ammontare a circa 300 euro lordi al mese e che secondo l’azienda alla metà. Sempre le sigle chiedono per Ama un diverso piano industriale, più mezzi e una diversa organizzazione del lavoro, perché in azienda i nuovi assunti non possono guidare alcuni mezzi, mentre tra i 5mila operai circa 1.500 sono inidonei, non possono eseguire tutte le lavorazioni previste.

Più in generale, non sono esclusi ulteriori bonus per chi pulirà la città l’8 dicembre giorno dell’Immacolata, a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno. Per venire incontro alle proprie esigenze, l’attuale vertice uscente di Ama avrebbe chiesto anche al Comune di ridurre le penali comminate tra aprile e giugno di quest’anno, per un valore di circa 2 milioni di euro. Tornando al piano decoro il Campidoglio ha stabilito un primo stanziamento da 1,5 milioni di euro. Ad Ama è stato chiesto di iniziare le lavorazioni straordinarie già dalla prossima settimana, mentre non si esclude l’ipotesi di reintrodurre anche a Roma un divieto di sosta in un giorno della settimana, per permettere alle spazzatrici di pulire carreggiate e marciapiedi libere da auto e motorini. 
 

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