Primo Maggio, le Acli di Roma: «Dall'inizio dell'epidemia 3.000 richieste da lavoratori in difficoltà»

Un raduno delle Acli
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Giovedì 30 Aprile 2020, 11:41
Ripartire dal lavoro dignitoso. È questa l'urgenza rilevata delle Acli di Roma, in vista della festa dei lavoratori. Fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, infatti, si è delineata l'emersione di un'emergenza anche sociale ed economica e che esploderà ancora di più nei prossimi mesi andando oltre quella sanitaria, che è in fase decrescente. «Per fare fronte a questa situazione fin da subito le Acli di Roma hanno attivato una serie di iniziative tra cui un servizio di segretariato sociale telefonico che ha già intercettato oltre 3.000 richieste di aiuto da parte di persone in difficoltà per la perdita di lavoro a causa dell'emergenza Covid-19, che ha maggiormente acuito situazioni già precarie e fragili, escluse dalle forme di sostegno attivate», si legge in una nota dell'associazione - Di queste 1.500 sono assistite attraverso la consegna di pacchi e la redistribuzione di eccedenze alimentari in particolare frutta e verdura recuperate con la buona pratica “l cibo che serve”, circa 1.000 accompagnati in percorsi di esigibilità dei diritti per ottenere contributi e sostegno in questa situazione drammatica, e altre 500 sostenute anche grazie a un lavoro di rete con organizzazioni sociali del territorio». «Quella di quest'anno non è una giornata che ha il suono della Festa - afferma Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia - sentiamo forte il grido di dolore di chi il lavoro l'ha perso a causa di questa emergenza, vanno sempre fatti i conti con il precariato e le basse tutele e ora si trova fuori delle misure di sostegno previste».
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