Sono state profanate nella notte tra lunedì e martedì due pietre d’inciampo che ricordano due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz. L’episodio è avvenuto in via Dandolo, a Trastevere.
Sui social network profonda è stata l’indignazione per questo atto vandalico, con le pietre annerite quasi a voler cancellare la memoria di quanto accaduto. Il 16 ottobre del 1943 il rastrellamento del Ghetto di Roma e per gli ebrei romani iniziò l’incubo della deportazione nei campi.
L'intervento di Gualtieri
«A Trastevere due pietre d'inciampo dedicate a due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate.
A Trastevere due pietre d'inciampo dedicate a due vittime romane della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate. #Roma condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile. Solidarietà a tutta la comunità @RomaEbraica della nostra città. pic.twitter.com/jh9M7X0qTc
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) October 31, 2023
Giornata della memoria, come sono nate le Pietre d'Inciampo
La comunità ebraica
«Se fosse confermato che si tratta di un atto di profanazione deliberato, sarebbe gravissimo. Le pietre d'inciampo per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta anche da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi. Ribadisco la piena fiducia nella vicinanza e vigilanza delle istituzioni e delle forze dell'ordine». Così il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, commenta l'oltraggio ai danni di due pietre di inciampo a Trastevere.