Furti in casa a Montesacro, scacco alla banda di georgiani (con almeno 5 colpi in un mese): ora è caccia ai complici

Due ladri presi nel cortile di un palazzo a Conca d’Oro. A dare l’allarme una vicina che aveva sentito rumori provenire dall’appartamento

Furti in casa a Montesacro, scacco alla gang di georgiani (con almeno 5 colpi in un mese): caccia ai complici
di Marco De Risi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Gennaio 2024, 22:41 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 09:27

Erano diventati i ricercati numero uno, una banda di georgiani “specializzati” in colpi in abitazioni. Al momento sono almeno cinque i saccheggi nel giro di un mese messi a segno dai malviventi nelle strade del quartiere Montesacro. Ma potrebbero essere molti di più. È stata la polizia, nella notte dello scorso martedì, a fare i conti con la banda nello stabile di via di Conca D’Oro 206. Gli agenti hanno arrestato due ladri in flagranza di reato mentre altri tre sono ancora ricercati. Ma in questa storia ha recitato un ruolo importante una signora dirimpettaia all’abitazione “visitata” dai ladri. 

L’ALLARME

La donna ha sentito provenire dei rumori dall’abitazione e lei era certa che i padroni di casa erano partiti per un viaggio.

Proprio per questo ha composto il 112, facendo partire l’allarme. Dopo pochi minuti sono arrivati alcuni equipaggi delle volanti a sirene e fari spenti: una tattica per avere l’effetto sorpresa sui malviventi che ha funzionato. I poliziotti si sono trovati davanti ai georgiani che avevano raggiunto il pianterreno, c’è stata una prima colluttazione, i ladri hanno provato a fuggire scavalcando un cancello, ne è scaturito un inseguimento a piedi che non ha lasciato scampo ai due georgiani. Mentre gli agenti scalavano il grosso cancello per non perderli di vista, una volante è arrivata dall’altra parte della cancellata. I due sono stati ammanettati in flagranza di reato. Gli altri tre che erano con loro sono riusciti a fuggire ma non è escluso che vengano presi nell’arco di pochi giorni. Mentre scappavano, probabilmente consapevoli che le speranze di farla franca erano poche, hanno gettato a terra una macchina fotografica di ultima generazione, appena sottratta nell’appartamento e recuperata subito dopo dagli agenti. 

I ladri tentano di assaltare la casa, anziana li vede arrivare dallo spioncino e li mette in fuga: «Una grande paura»

LE INDAGINI

I due fermati hanno pagine di precedenti penali per lo più per furto in abitazioni. Le inchieste recenti hanno dimostrato come le bande di georgiani siano specializzate in saccheggi notturni e ferrati proprio in furti che compiono con strumenti per lo scasso capaci di aprire qualunque serratura. Proprio per questo le bande di georgiani sono le più temibili in città.

A provare che la banda dello scorso martedì notte abbia compiuto diversi furti, ci sono le foto che li ritraggono in più appartamenti, immortalate dalle telecamere di sicurezza dei garage o delle scale dei condomini presi di mira. “Gli occhi elettronici” avevano fotografato proprio i due georgiani arrestati. C’è poi un altro particolare che riguarda il modus operandi di questi malviventi e che ostacola le indagini: spesso i georgiani, una volta messo a segno un furto dal lauto bottino, spariscono, si rendono irreparabili. Tornano nella loro terra d’origine dove rimangono per qualche mese proprio per fare raffreddare l’inchiesta. 

I PRECEDENTI

Non sempre gli appartamenti presi di mira sono vuoti. Nei primi giorni del nuovo anno, nel quartiere Trieste, un uomo che era in casa con la moglie ha ricevuto una forte botta in testa da parte di tre ladri che erano appena entrati nel loro appartamento, intorno alle 20, quando i due proprietari stavano cenando. Nel parapiglia, la coppia aveva sentito parlare i tre. «Avevano un accento dell’Est europeo», avevano messo a verbale nella denuncia. L’ipotesi degli inquirenti è che si possa trattare di una banda di “specialisti” georgiani che prende di mira uno stesso quartiere per alcuni giorni prima di spostarsi altrove. Gruppi ben organizzati, spesso formati anche da incensurati fatti arrivare apposta in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA