Ztl Roma, pronte le modifiche: Euro 4 verso l'esenzione e no alle multe se la vettura è parcheggiata. Carnet e deroghe

Il nuovo testo sarà sottoposto per il via libera alla Regione

Ztl, pronte le modifiche: Euro 4 verso l'esenzione e no alle multe se la vettura e parcheggiata. Carnet e deroghe
di Fernando M. Magliaro
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Venerdì 19 Maggio 2023, 00:41 - Ultimo aggiornamento: 15:23

Si cambia: deroghe per i motori euro4 diesel e benzina, quelli con il gpl bi fuel, gli orari di vigenza dei divieti di accesso, una rimodulazione del divieto di sosta, un ricalcolo del perimetro della fascia verde e l’istituzione dei carnet di ingressi consentiti. Un sottile equilibrio: i portafogli e le proteste dei romani con le foto dei cartelli Ztl imbustati comparsi su gruppi social, il rispetto delle norme europee e regionali e la fronda in Consiglio comunale, spingono il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a un robusto ripensamento della delibera che rende effettivi i divieti di accesso nella zona a traffico limitato (Ztl) fascia verde ai veicoli diesel e benzina più vecchi. «A breve annunceremo la rimodulazione» della Ztl fascia verde, ha detto Gualtieri al Forum PA. Il nuovo testo sarà sottoposto alla Regione e il Campidoglio punta sulla mancata omogeneità delle rilevazioni delle centraline e sulla incidenza, bassa rispetto ad altre città, delle auto sui valori dell’inquinamento per ottenere il via libera alla rimodulazione.

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I CAMBIAMENTI

Di ufficiale non c’è nulla, anche perché su questo provvedimento si consuma un confronto piuttosto aspro fra i tecnici capitolini, fautori di una linea dura, e la politica che deve mediare tenendo conto anche della vita reale dei romani.

Per altro, Gualtieri si è anche reso conto che su questo provvedimento non c’è solo l’opposizione schierata contro - ieri flash mob in Campidiglio di Fratelli d’Italia - ma anche un pezzo molto consistente di maggioranza chiede di rivedere il provvedimento. La prima modifica è quella sui motori euro4. Stando ai dati di Aci, nel 2022 a Roma risultavano immatricolate poco più di 400mila vetture euro4, quasi 147mila con motore diesel, 204mila a benzina e quasi 49mila ibride. La rimodulazione della delibera dovrebbe prevedere una deroga per queste motorizzazioni mentre rimane ancora allo studio quella sugli euro3 che, però, sono solo 133mila vetture.

 

PERIMETRO

Le altre modifiche dovrebbero incidere sul perimetro della fascia verde che potrebbe essere ricalibrato per non escludere i parcheggi di scambio che oggi ricadono dentro il perimetro dei divieti. Potrebbe poi scomparire il divieto di sosta, facendo, quindi, come a Milano dove i veicoli inquinanti non possono circolare durante le ore di divieto ma unicamente rimanere parcheggiati. Ultima modifica, quella dei carnet: possibile, sempre sulla scorta di Milano, che anche Roma introduca un tot di accessi annui, probabilmente 55, anche per i veicoli più vecchi. 
«Pensiamo a meccanismi di deroga, di chilometraggio, per non bloccare completamente la circolazione delle auto ma mettendo limiti, come fanno a Milano. Un piano equilibrato che ridurrà l’inquinamento e non scaricherà un peso troppo forte su chi non può permettersi di sostenerlo», ha detto Gualtieri che ha rivendicato comunque lo spirito del provvedimento: «Alcune delle restrizioni non l’ha introdotte questo piano, c’erano dal 2016 ma a Roma vige la tendenza a ignorare le regole. Vedo proteste su norme che esistono da due-tre amministrazioni fa. Il vigile ti poteva fare la multa ma non lo sapeva nessuno. Detto questo, quel piano è stata la traduzione delle norme del piano regionale ma è sicuramente vero che possiamo proporre rimodulazioni». 
Dalle opposizioni, però, rilanciano: «un provvedimento così draconiano non può essere solo smussato ma va profondamente modificato» dicono da Fratelli d’Italia, e da Azione, Francesco Carpano ribadisce: «Mettere al bando mezzo milione di macchine vuol dire non conoscere le condizioni dei mezzi pubblici né dei portafogli dei romani e questo dimostra tutta l’inadeguatezza di Gualtieri come Sindaco».
 

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