Ztl, in arrivo nuove deroghe. Lo stop ai Diesel Euro4 può slittare di un anno

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Ztl, in arrivo nuove deroghe. Lo stop ai Diesel Euro4 può slittare di un anno
di Francesco Pacifico
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Giovedì 11 Maggio 2023, 00:18 - Ultimo aggiornamento: 09:13

Al momento è un’ipotesi, ma in Campidoglio sono sempre più convinti che lo stop ai mezzi diesel Euro 4 in programma da novembre, sarà rinviato di un anno. Tra le firme e le proteste dei cittadini (ieri circa 2mila persone hanno manifestato sotto Palazzo Senatorio) e i dubbi della maggioranza, perde progressivamente pezzi la futura Ztl fascia verde. Quella che tra la fine del 2023 e quella del 2024, impedirà a 700mila veicoli (auto, camion e motorini benzina Euro 3 e diesel Euro 4 ed Euro 5) di circolare dalle 7.30 alle 20.30 nei giorni feriali in un’area di 21 chilometri quadrati. Si va verso sostanziali modifiche, l’ha chiarito, con toni molto decisi, anche Roberto Gualtieri in un vertice martedì sera con gli assessori Sabrina Alfonsi (Ambiente) ed Eugenio Patanè (Trasporti). «È ormai inutile difendere questa delibera», avrebbe scandito il sindaco, sempre più irritato per la gestione politica e mediatica della vicenda. «Noi abbiamo un obiettivo, quello della salvaguardia della salute dei romani, e ora dobbiamo trovare un altro modo per raggiungerlo, ma raccogliendo il consenso dei cittadini». Per concludere con input chiaro: «Vanno trovate anche soluzioni, alle quali non abbiamo pensato».

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LE IPOTESI

Tra una decina di giorni il quadro sarà più chiaro, ma le direttrici sembrano delineate: va reso operativo il blocco già previsto e mai applicato per i veicoli a benzina Euro 0-2 e diesel Euro 0-3, in modo da poter abbattere il livello delle emissioni complessivi e permettere per almeno un altro anno la circolazione dei mezzi a gasolio Euro4.

Da riabilitare anche i Gpl ibridi. Siccome ieri i comitati che manifestavano in Campidoglio scandivano slogan contro «il delirio eco-chic di Gualtieri», il Comune guarda anche a specifiche deroghe per i lavoratori meno abbienti, costretti a usare mezzi più vecchi. Sul modello Milano due le ipotesi: garantire a specifiche categorie (come quella dell’audiovisivo) un carnet contingentato di accessi liberi oppure introdurre la modalità Move-in. In pratica gli interessati alle deroghe montano sui loro veicoli una scatola nera, che controlla che non venga superato un tetto massimo di chilometri all’anno nelle aree interdette. Il Move-in potrebbe essere utile anche per gestire l’allentamento delle restrizioni ai diesel Euro 4. Non si escludono modifiche agli orari di ingresso e limitazioni al riscaldamento, intanto sarebbero stati recuperati alcuni milioni di euro per gli incentivi. Ma su questo fronte il grosso lo devono fare Regione e governo.

Queste soluzioni e un deciso cambio di linea politica traspaiono anche dalle dichiarazioni rilasciate ieri da Gualtieri. Ospite di Omnibus ha intanto mandato segnali di pace alla Pisana: «Noi non scarichiamo su altri le responsabilità. Non esiste polemica istituzionale, noi cambieremo la delibera». Stoccate ai Cinquestelle: si parte da «una delibera di Virginia Raggi del 2019 e che nessuno ha applicato», mentre «il piano regionale è stato fatto dall’allora assessora regionale Roberta Lombardi (anche lei grillina, ndr), sulla base di dati scientifici degli uffici, e chiede a Roma di non fare circolare i veicoli fino a Euro 5». Bisognerà attendere l’inizio dell’estate per vedere messa nero su bianco la nuova delibera sulla Ztl, da portare in Regione per l’avallo definitivo. Intanto Fabrizio Santori, capogruppo della Lega che ha già raccolto oltre 100mila firme contro il provvedimento e che ieri ha guidato una delegazione dei manifestanti No Ztl all’ufficio di gabinetto del sindaco, ha fatto sapere: «Ci confermano che la delibera va rifatta, ma presto sarà costituita anche una consulta con i cittadini».

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