Vigili a Roma, slittano le assunzioni (per problemi di salute): i rinforzi solo in primavera

I nuovi agenti sarebbero dovuti entrare in servizio già a gennaio

Vigili a Roma, slittano le assunzioni (per problemi di salute): i rinforzi solo in primavera
di Francesco Pacifico
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 06:23

Slitteranno di qualche mese, tra marzo e aprile, le assunzioni dei nuovi 800 vigili. Sono quelli da reclutare con il concorsone iniziato nel luglio scorso, che ha di fatto visto la conclusione delle prove orali. Il Comune sperava di mandare in strada gli agenti già a inizio dell'anno prossimo, ma a dispetto delle buone intenzioni dell'amministrazione c'è da fare i conti con una questione meramente burocratica: alcuni candidati - donne in gravidanza oppure aspiranti vigili bloccati dall'influenza di stagione - impossibilitati ad affrontare il colloquio per motivi di salute, hanno ottenuto di poterlo tenere a gennaio. Di conseguenza, slitta anche tutta la macchina necessaria per mettere in servizio i vincitori del concorso: cioè il completamento e la compilazione della graduatoria, il tempo necessario per gestire eventuali ricorsi, l'invio delle lettere di convocazione, l'avvio della formazione e l'affidamento delle mansioni. Per la cronaca, i futuri "pizzardoni" saranno per lo più collocati nelle periferie o nei principali luoghi, dove si terranno gli eventi del Giubileo del 2025. Quindi, per avere i primi uomini in strada se ne riparlerà tra marzo e aprile. Anche se all'assessorato al Personale stanno studiando soluzioni per velocizzare tutta la tempistica. Per il resto, sia l'amministrazione capitolina sia il comando della polizia locale sembrano soddisfatti dalla risposta data dall'ultimo concorsone. Anche perché quello bandito dalla giunta Raggi - complici il Covid e l'impossibilità di tenere le prove fisiche per la pandemia - vide soltanto l'assunzione di 161 uomini sui 500 posti messi al bando.

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Nessuno esclude che anche per questa selezione siano altissime le rinunce tra i candidati vincitori: il Comune di Roma paga i suoi dipendenti in media all'anno tra i 500 e i mille euro in meno rispetto ad altri enti pubblici. Per venire a lavorare in Campidoglio - ha spesso ricordato l'assessore al Personale, Andrea Catarci - non c'è la fila. Ma a dare speranze su questo fronte è l'alto numero di idonei: quasi 2.900 stando alle prime stime del Comando di via della Consolazione. Soprattutto sarebbero passati i quasi 3mila selezionati dopo le prove fisiche.
Sempre dalla polizia locale, segnalano due elementi positivi.

In primo luogo, l'età media dei futuri vigili è intorno ai 35 anni. Con il concorsone dell'era Raggi furono scelti anche candidati ultracinquantenni, grazie al fatto che non si poterono tenere le prove fisiche: cioè corsa sugli 800 metri piani, salto in alto o 7 piegamenti sulle braccia. Il tutto cronometrato e valuto da tecnici del Coni.

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LA TRATTATIVA

L'alto numero di idonei, poi, dà garanzie non soltanto sul fronte delle rinunce. Con 2.900 uomini selezionati, il Campidoglio potrebbe anche trovare in poco tempo agenti, qualora il governo autorizzasse Roma Capitale ad assumere un migliaio di vigili in più per il Giubileo. In quest'ottica va avanti da mesi una trattativa tra il Comune e il ministero della Pubblica amministrazione, per superare i tetti assunzionali previsti per gli enti pubblici. Vigili quanto mai necessari in una città dove l'organico della polizia locale - 5.800 unità - necessità di 2mila uomini in più, con buchi soprattutto nelle periferie.
Intanto monta la polemica per il tenore di alcune domande nei colloqui: l'ex assessore al Personale Antonio De Santis ha segnalato domande complicate per chi non ha esperienza sul campo. Per esempio: "Il dirigente ti affida un compito in cui non hai nessuna conoscenza specifica, devi portare un risultato in breve tempo, che fai?". Oppure come comportarsi davanti ad amanti focosi, che fanno sesso in luogo pubblico.
 

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