Articoli di elettronica - spazzolini ma anche rasoi e asciugacapelli - e ancora elettrodomestici (dagli estrattori alle aspirapolveri di ultima generazione). Prometteva anche i pezzi di ricambio oltre ai prodotti e li promuoveva spacciandoli come articoli provenienti da alcune aste fallimentari della Città del Vaticano. «La merce è garantita, serve un piccolo acconto per bloccare il prodotto» diceva aggiungendo al "malcapitato" cliente di turno «è davvero un affare non se lo faccia sfuggire». E a furia di acconti elargiti da almeno 43 "vittime" aveva incassato 45 mila euro. Senza però consegnare mai nulla di quanto aveva promosso e promesso.
E' stato arrestato un 57enne romano con l'accusa di truffa dai carabinieri della stazione Roma Porta Portese che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari (con l'uso del braccialetto elettronico) emessa il 21 settembre scorso dal tribunale di Roma.
L’uomo è gravemente indiziato di essere l’autore di numerose truffe messe in atto nell’intera provincia della Capitale ed altre regioni italiane. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che il 57enne, spacciandosi agente di commercio, avrebbe proposto a diversi commercianti la vendita di articoli di elettronica, elettrodomestici e pezzi di ricambio a prezzi convenienti, a suo dire provenienti da aste fallimentari della Città del Vaticano, incassando gli anticipi senza poi mai concludere la vendita. Il tutto negli ultimi quattro anni: dal 2019 ad oggi infatti l'odierno indagato avrebbe intastacato ben 45 mila euro.
Il 57enne è stato arrestato la scorsa notte, nella sua abitazione di Capena (nella provincia a nord di Roma). Non ha opposto resistenza. Ora le indagini proseguono per accertare o meno altri episodi e altre "vittime".
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