Truffa del finto nipote, tecnici del gas o direttori di banca: ecco i raggiri più frequenti a Roma (e come difendersi)

Un escalation di casi e truffe che fruttano fino a 100 mila euro, come l'ultima andata a segno in via Papiniano alla Balduina

Truffa del finto nipote, tecnici del gas o direttori di banca: ecco i raggiri più frequenti a Roma (e come difendersi)
di Flaminia Savelli
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Lunedì 12 Giugno 2023, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 15:27

Non solo finti nipoti o parenti in difficoltà economiche: i truffatori che aggirano gli anziani derubandoli sono sempre più astuti e le trappole ben organizzate. Ecco allora che i malviventi recitano la parte del finto tecnico del gas, del direttore di banca o dell'impiegato amministrativo che richiede un pagamento immediato per lo sblocco di una pratica. E ancora, come registrato nelle ultime settimane, interpretano la parte degli agenti delle forze dell'ordine incaricati di incassare bollette non saldate. Un escalation di casi e truffe che fruttano fino a 100 mila euro, come l'ultima andata a segno in via Papiniano alla Balduina.

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LA BANDA DEL GATORADE

Nell'ultimo blitz le manette sono scattate per tre uomini, tra i 52 2 i 23 anni, che spacciandosi per tecnici della caldaia incaricati dei controlli dai condomini, si introducevano all'interno delle abitazioni. A quel punto scattava la trappola per le anziane vittime: con la scusa di dover immettere un liquido radioattivo - il Gatorade - che poteva danneggiare monili d'oro, convincevano così i proprietari di casa a consegnare gioielli e preziosi. Secondo le indagini della Procura di Roma, la banda avrebbe messo a segno almeno 20 rapine tra l'Appio Latino e il quartiere Africano. Per un bottino di oltre 70mila euro.

IL FINTO DIRETTORE DI BANCA

Nella rete delle truffe è finita - la scorsa settimana - anche una coppia di anziani di via Maria Luigia Tancredi, nel quadrante di Roma est. Il primo a essere agganciato è stato l'anziano 79enne, convinto ad allontanarsi da casa da un finto direttore di banca che lo informava di un pacco che era in giacenza nell'ufficio postale. Quando l'uomo è uscito, con un'altra telefonata è stata contatta l'anziana moglie di 74 anni. «Signora, occorrono 3mila euro per impedire che i carabinieri portino via suo marito rimasto coinvolto in una losca storia». Una manciata di minuti dopo si è quindi presentato alla porta di casa un giovane che ha raggirato ancora l'anziana che gli ha consegnato 20 mila euro e gioielli per ulteriori 20 mila euro con cui il malvivente si è dileguato. Solo quando il coniuge è tornato a casa, dopo che all'ufficio postale gli hanno comunicato che non c'era nessun pacco in giacenza, è stata scoperta la truffa. Ancora la scorsa settimana, alla Balduina, la banda di malviventi ha intascato 100 mila euro tra contanti e antichi gioielli. La vittima, un'anziana vedova di 85 anni, è stata agganciata al telefono da un finto nipote che le ha chiesto quattro mila euro per sbrigare le pratiche burocratiche di un concorso vinto. Precisando che, a ritirare la somma sarebbe andato un amico. Tanto è bastato perché la nonnina raccogliesse quanto disponeva in casa e consegnare soldi e gioielli al finto amico. Un colpo andato a segno in pochi minuti. Solo quando la vittima ha parlato, ore dopo, con il vero nipote ha scoperto la truffa e ha quindi sporto denuncia.

L'ALLERTA

Con l'impennata di casi e denunce, i carabinieri hanno attivato una fitta rete di controlli e incontri.
Nei centri anziani, nelle parrocchie e nelle scuole hanno organizzato un calendario di incontri con le famiglie e gli anziani, potenziali vittime. «L'informazione è determinante per fornire strumenti utili agli anziani - spiegano gli investigatori - ma soprattutto, invitiamo tutte le vittime a denunciare perché solo così è possibile arginare un fenomeno sempre più in aumento».

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