Bagni di Tivoli, scoppia la rissa sui binari, ucciso dal treno: lanciava pietre al rivale

Il dramma ieri pomeriggio poco distante dalla stazione di Bagni di Tivoli. La vittima, un romeno di 49 anni, litigava con il fidanzato della figliastra

Bagni di Tivoli, scoppia la rissa sui binari, ucciso dal treno: lanciava pietre al rivale
di Elena Ceravolo
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 22:36

Un litigio sui binari. Ci sarebbe una discussione nata in famiglia e degenerata, fino a spingere i due contendenti nei pressi della ferrovia con un lancio reciproco di pietre, secondo una prima ricostruzione, come antefatto dell’incidente choc che nel tardo pomeriggio di ieri, a poche centinaia di metri dalla stazione di Bagni di Tivoli, è costato la vita a Maricel Baciu, un cittadino romeno di 49 anni che viveva nel vicino quartiere di Borgonovo: non si è accorto del treno in arrivo, che lo ha travolto uccidendolo sul colpo. Un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo. Per ricostruire l’esatta dinamica e il contorno della drammatica vicenda sono al lavoro gli investigatori della Polfer. La persona con cui stava litigando sarebbe il fidanzato della figlia della compagna, un suo connazionale. Una discussione partita probabilmente proprio in casa. 


Ma, secondo le prime testimonianze raccolte e che ora dovranno essere verificate, sembra che tra i due non ci sia stato contatto, pare che fossero abbastanza distanti quando è arrivato il convoglio per cui non ci sarebbero state spinte. Una gravissima imprudenza, insomma, sarebbe alla base della tragica fatalità. Erano passate da qualche minuto le 16.20 quando è arrivato il treno regionale 12768 che da Roma era diretto a Tivoli. Il macchinista non ha fatto in tempo a fare nessuna manovra. Maricel Baciu è stato travolto in pieno. Subito è stata bloccata la circolazione dei treni e sono stati chiamati i soccorsi. Ma non c’era nulla da fare. Il corpo era stato trascinato forse per circa cento metri dal punto dell’impatto, fino a via Archigene dove, lungo la strada ferrata e ad una manciata di metri dai balconi delle case popolari di Borgonovo, hanno lavorato gli specialisti della squadra Scientifica del commissariato di Tivoli, arrivati in ausilio dei colleghi della Polfer per effettuare tutti i rilievi necessari a ricostruire la dinamica del terribile incidente, una ricostruzione da incrociare con le testimonianze dei familiari della vittima e di chi ha visto la scena di quel litigio sui binari poco prima. «Chi ha visto – è la testimonianza raccolta da un signore che abita proprio lì – ha raccontato che si urlavano contro e che si lanciavano pietre da una certa distanza.

Dicono che si trovavano sui binari. In un secondo è stato visto il treno arrivare e quell’uomo volare. L’altro è riuscito a scansarsi in tempo». 


LA RICOSTRUZIONI
Ma sono tutti aspetti che saranno poi chiariti e messi nella giusta concatenazione dagli investigatori della Polfer. In quei cortili dei caseggiati popolari, lambiti dalla strada ferrata, però c’è anche paura e preoccupazione per la mancanza di una barriera di protezione. «Qui – aggiunge un altro inquilino dei palazzoni rossi – ci sono persone che attraversano continuamente i binari. È troppo facile arrivarci. La nostra maggiore preoccupazione è per i bambini e per i ragazzini. Speriamo che si decida di installare barriere di sicurezza, che si mettano cartelli, almeno nei punti in cui la ferrovia corre così vicina alle case».

La circolazione dei treni sulla linea Roma-Pescara, a partire dalle 16.30, è rimasta sospesa fino a tarda sera, con cancellazioni, limitazioni di percorso e rallentamenti fino sessanta minuti. Non lontano da lì, nel tratto in cui la linea tocca Villalba di Guidonia, all’altezza di via Lombardia, il primo giugno del 2016 ci fu un altro drammatico investimento: morì, travolto da un convoglio in transito, un quarantenne del posto. Era sceso dalla sua abitazione per cercare di spegnere un incendio che aveva visto divampare proprio vicino ai binari. 
 

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