BRANDIZZO

Incidente treno a Torino: morti 5 operai sui binari. Viaggiava a 160 km orari. Le vittime hanno tra i 22 e i 52 anni. Aperto un fascicolo. Fs: «Lavori sarebbero dovuti inziare dopo»

Il macchinista sotto choc, indagini in corso

Treno travolge e uccide 5 operai al lavoro sui binari, tragedia nel Torinese. Viaggiava a 160 km orari

Dimessi operai superstiti e macchinisti

Sono stati dimessi dall'ospedale di Chivasso (Torino) dove erano stati ricoverati in stato di shock i due operai rimasti illesi nell'incidente ferroviario che si è verificato nella notte alla stazione ferroviaria di Brandizzo, dove sono morti cinque operai. Sono stati dimessi anche i due macchinisti che si trovavano sul convoglio coinvolto nell'incidente.

Riattivata circolazione a Brandizzo

Dopo oltre 18 ore è stata riattivata, a seguito del nulla osta delle autorità giudiziarie, la linea ferroviaria Milano-Torino, nella tratta Chivasso-Settimo Torinese, che era stata chiusa per l'incidente della scorsa notte alla stazione di Brandizzo. Sono stati riaperti entrambi i binari e gradualmente la circolazione sta riprendendo. Il treno coinvolto nell'incidente è stato spostato ma resta a disposizione degli inquirenti.

Fs: sotto indagine il rispetto della procedura di sicurezza

«Sotto indagine è il rispetto della procedura di sicurezza vigente - si legge su Fs News - Infatti, questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardavano il cosiddetto armamento (binari, traverse, massicciata) ), RFI le affida anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto in assenza di circolazione dei treni. Il cantiere può essere attivato, quindi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’Impresa, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di RFI». Lo si legge sul sito di Fs News. 

Fs, lavori sarebbero dovuti iniziare dopo il passaggio del treno

«Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. La questione è altra: i lavori - secondo procedura - sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno». Lo spiega Fs sul proprio quotidiano online Fs News circa l'incidente di Brandizzo.

Landini: "Domani sciopero di 4 ore di Rfi"

«L'indignazione e il cordoglio non bastano più, è il momento di agire, questa strage va bloccata immediatamente: domani si fermeranno per quattro ore, per uno sciopero nazionale, i dipendenti della società Rfi, addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle infrastrutture. Altri due scioperi sono previsti per lunedì a Vercelli e in Piemonte». Così, in una nota, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in merito all'incidente ferroviario accaduto la notte scorsa nella tratta ferroviaria tra Brandizzo e Chivasso nel quale sono morti cinque operai e tre sono rimasti feriti.

«Tanta è la rabbia, afferma Landini, da tempo denunciamo il grave tema, mai risolto, delle procedure di sicurezza relative alle fasi di manutenzione della rete ferroviaria. Troppe tragedie sul lavoro sono determinate dalla volontà di abbassare i sistemi di sicurezza per accelerare i tempi e risparmiare sul lavoro. Negli ultimi anni - aggiunge Landini - decine di lavoratori hanno già perso la vita in simili eventi. È il momento di dire basta: basta morti sul lavoro, è necessario e non più rinviabile un atto di responsabilità del governo e delle istituzioni per cancellare le morti sul lavoro e gli infortuni». «Alle cinque famiglie che stanno piangendo i loro cari che non torneranno più a casa, conclude il numero uno della Cgil - va la solidarietà e la vicinanza di tutta la Cgil. Alla Magistratura ora il lavoro di accertare la dinamica dell'incidente e di individuare le diverse responsabilità».

Lo zio di un operaio morto: "Gli piaceva quel lavoro"

«Era un ragazzo sveglio, intelligente, gli piaceva troppo quel lavoro. Ci siamo sentiti recentemente, mi ha detto che doveva fare la notte. A volte faceva anche il doppio turno, così mi diceva, glielo fanno fare perché doveva recuperare. Quando mia sorella lavorava l'ho cresciuto io, è stato il primo nipote per cui gli volevo un sacco di bene». A parlare è Marco Faraci, zio Michael Zanera, uno dei cinque operai morti travolti da un treno a Brandizzo. «Siamo sempre usciti insieme - aggiunge -, era molto attaccato al lavoro. Un ragazzo in gamba, volenteroso, anche se sapeva che certe cose non andavano bene faceva finta di nulla, si sforzava e andava avanti sul lavoro».

 

Il Mit apre un'indagine

La Direzione Generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha aperto l'indagine dopo il drammatico incidente ferroviario avvenuto sulla linea Torino-Milano. Lo rende noto il dicastero in una nota. È già stato individuato - prosegue il comunicato - un esperto in Sicurezza e Manutenzione dei trasporti ferroviari che, compatibilmente con le disposizioni della magistratura, si recherà il prima possibile sul posto.

Mattarella: "Morire sul lavoro è oltraggio alla convivenza"

Abbiamo avuto un «minuto di raccoglimento per il dolore» della tragedia avvenuta a Brandizzo. «Tutti quanti, abbiamo pensato come morire sul lavoro sia un oltraggio ai valori della convivenza». Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella palando a Torre Pellice.

Il dolore di Giorgia Meloni

Apprendo con dolore e tristezza della tragica scomparsa dei cinque operai travolti da un treno mentre effettuavano alcuni interventi di manutenzione presso la stazione di Brandizzo, nel Torinese. Alle famiglie delle vittime e ai loro cari il mio profondo cordoglio e i più sinceri sentimenti di vicinanza. Sono in contatto con il Presidente della Regione Piemonte Cirio per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l'auspicio di fare quanto prima piena luce sull'accaduto.

 

 

La procura di Ivrea apre un fascicolo

La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo in merito all'incidente sul lavoro di questa notte alla stazione di Brandizzo, sulla linea ferroviaria Torino-Milano, nel quale sono morti cinque operai, travolti da un treno in transito. Al momento il fascicolo è a carico di ignoti.

La Russa: "Le morti sul lavoro sono inaccettabili"

«Nell'apprendere la terribile notizia dell'incidente avvenuto a Brandizzo sulla linea ferroviaria Torino-Milano e nel quale hanno perso la vita cinque operai desidero rivolgere le mie condoglianze ai parenti delle vittime. È necessario fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente e sulle eventuali negligenze e violazioni delle norme di sicurezza. Le morti sul lavoro sono inaccettabili». Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa.

Salvini: prego per le famiglie

«Da stanotte seguo gli eventi di un incidente ferroviario, con 5 operai morti.

Si stanno facendo tutte le verifiche del caso, la mia preghiera è per le loro famiglie». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenendo in videocollegamento al Convegno internazionale Ingegneria del Vento, in corso a Firenze, a proposito dell'incidente ferroviario di stanotte sulla linea convenzionale Torino-Milano a Brandizzo, a un chilometro dalla stazione ferroviaria, in direzione Torino.

Airaudo: «A sedici anni di distanza siamo di fronte a una nuova Thyssen»

«A sedici anni di distanza siamo di fronte a una nuova Thyssen. Quello che è successo alla stazione di Brandizzo è inconcepibile, soprattutto a Torino e in Piemonte». Lo afferma Giorgio Airaudo, segretario generale Cgil Piemonte. «Il sistema dei subappalti e degli appalti - osserva - fa risparmiare le imprese, ma mette a rischio salute e vita dei lavoratori e delle lavoratrici. Politiche aziendali tese al risparmio aumentano i rischi e le vittime, determinano tragedie e compromettono la vita di persone che escono da casa per lavorare e non ci ritornano più. È un sistema che va cambiato».

 

Ugl: "Fare subito chiarezza"

«L'Ugl si stringe intorno alle famiglie dei 5 operai deceduti dopo essere stati travolti da un treno mentre erano al lavoro sulla ferrovia nei dintorni della stazione di Brandizzo, nel Torinese. L'intera comunità è colpita da questa ulteriore e inaccettabile strage sul lavoro. Risulta necessario fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente e determinare le negligenze e le violazioni delle norme di sicurezza che sicuramente hanno generato questa tragedia sul lavoro». Lo affermano Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl e Antonio Ratini, responsabile Ugl dell'Ufficio sicurezza dei luoghi di lavoro, «Non possono verificarsi questo tipo di incidenti - aggiungono - se non in presenza di colpe gravi caratterizzate da condotte di imprudenza, imperizia e negligenza. La priorità, in questo momento, è fornire sostegno alle famiglie delle vittime e garantire la sicurezza della zona. Questo incidente solleva nuovamente importanti questioni sulla sicurezza sul lavoro e sulla necessità di garantire la protezione degli operatori che lavorano sui binari delle ferrovie. È fondamentale che le aziende e le istituzioni responsabili di tali lavori siano sempre vigili e assicurino che vengano adottate tutte le misure necessarie per proteggere i lavoratori. Lavorare su queste infrastrutture può essere molto pericoloso, richiede precauzioni rigorose e l'applicazione di rigide procedure e protocolli. Vigileremo accuratamente sull'evolversi degli eventi che seguiranno, ovvero sulle indagini, sulle responsabilità e colpe che emergeranno come anche sulla corretta applicazione e riconoscimento del risarcimento danni dovuto alle famiglie degli operai deceduti».

Cirio: "Una tragedia immane, enorme dolore"

«Incidente sulla ferrovia a Brandizzo. Una tragedia immane, un dolore enorme. Mi sto recando sul posto». Così, su Facebook, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dopo la morte di cinque operai travolti da un treno in transito mentre lavoravano sui binari.

La circolazione ferroviaria è ancora sospesa

La circolazione ferroviaria è ancora sospesa tra Settimo e Chivasso, nel Torinese, dopo l'incidente che, nella notte, alla stazione di Brandizzo, è costato la vita a cinque operai. Per la mattinata, sulla linea convenzionale interessata dalla sospensione, risultano soppressi 16 treni regionali mentre altri 12 sono limitati o parzialmente sostituiti con autobus. Trenitalia avvisa sul proprio sito: «I treni intercity e regionali possono subire ritardi, cancellazioni, limitazioni di percorso e sostituzioni con bus». Coinvolte le linee Torino-Milano, Torino-Aosta, Chivasso-Pinerolo, Chivasso-Alessandria e Biella-Torino Lingotto. La circolazione riprenderà appena termineranno gli accertamenti dell'autorità giudiziaria.

 

Le 5 vittime hanno tra i 22 e i 52 anni

Le 5 vittime, identificate nella notte, avevano un'eta compresa tra i 22 e i 52 anni e lavoravano per una ditta di Borgo Vercelli. Sul luogo dell'incidente anche i tecnici di Spresal e Asl oltre ai vigili del fuoco. Al momento la circolazione ferroviaria è sospesa. Il treno che ha investito gli operai era diretto a Torino.

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La dinamica: il treno a 160 km/h

Il treno, come riferiscono i carabinieri, viaggiava a 160 chilometri all'ora e gli operai stavano eseguendo dei lavori di sostituzione di alcuni metri di binari vicino alla stazione, quando è passato il convoglio tecnico, trasportando una dozzina di vagoni da Alessandria verso Torino. «Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti» si legge in una nota della Rete ferroviaria italiana (Rfi), in cui viene spiegato che «erano in corso interventi di manutenzione da parte di una ditta appaltatrice esterna» e che «un treno non in servizio commerciale ha investito alcuni operai. La dinamica di quanto accaduto - viene precisato - è al vaglio delle autorità competenti e di Rete ferroviaria italiana». Sul luogo dell'incidente sono al lavoro la polizia ferroviaria e i carabinieri della vicina Chivasso, coordinati dalla Procura di Ivrea, per cui è presente la pm Giulia Nicodemi. Per i soccorsi si sono mobilitati ambulanze e vigili del fuoco.

Il macchinista sotto choc

Sono illesi e non feriti, come invece detto in precedenza, gli altri due operai che erano al lavoro sui binari con i cinque colleghi travolti e uccisi da un treno a Brandizzo, nel Torinese. Si trovavano infatti a breve distanza dal binario dov'è transitato il convoglio, che li ha soltanto sfiorati. Le conseguenze per loro sarebbero quindi soltanto quelle di un ovvio enorme spavento. Al momento è ancora in corso l'identificazione delle vittime e la ditta per cui stavano lavorando risulta di Borgovercelli (Vercelli). Il conducente del convoglio, in evidente stato di choc, è stato visitato da un'ambulanza e mandato a casa. Nella cabina di guida, a quanto si apprende, erano in due.

 

In corso rilievi e recupero delle salme

In corso i rilievi per l'incidente in cui intorno a mezzanotte sono morti cinque operai che erano al lavoro sui binari. Il treno che ha colpito gli operai, con una dozzina di vagoni, è fermo sul luogo dell'incidente, a circa un chilometro dalla stazione in direzione Torino, dove il macchinista è riuscito ad arrestarlo. Sono ancora in corso i rilievi e il recupero delle salme, alla presenza della pm Giulia Nicodemi.

Tragedia nel Torinese. Un treno regionale ha investito e ucciso cinque operai che erano al lavoro sui binari. L'incidente è avvenuto, come riferiscono i Carabinieri, poco dopo la mezzanotte nei dintorni della stazione ferroviaria di Brandizzo. Il treno viaggiava a 160 chilometri all'ora e le cinque. Gli operai erano al lavoro per una ditta che stava eseguendo dei lavori di sostituzione di alcuni metri di binari vicino alla stazione e il treno era un convoglio tecnico, che stava trasportando dei vagoni da Alessandria verso Torino, sulla linea convenzionale Torino-Milano.

 

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