Tari Roma, multe per pagamenti tardivi: l’Ama scarica la colpa sul sindaco. Ma il Campidoglio replica: «I motivi sono altri»​

L’azienda attribuisce gli invii tardivi a una lettera del sindaco da allegare agli avvisi

Tari, multe per pagamenti tardivi: l’Ama scarica la colpa sul sindaco. Ma il Campidoglio replica: «I motivi sono altri»
di Alessia Marani
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Mercoledì 20 Dicembre 2023, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 08:46

Il ritardo nella consegna degli avvisi di pagamento della Tari? Colpa della lettera che Roma Capitale, a firma del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, ha voluto inviare insieme con i bollettini ai romani nell’estate del 2022 per comunicare loro la riduzione della tassa sui rifiuti nella misura del 4% per le famiglie e del 6,5% per tutte le attività commerciali e le imprese. Sarebbe questo, a detta degli uffici Ama, il motivo che ha causato i ritardi nella consegna e nella notifica degli avvisi relativi alla tassa sui rifiuti urbani per il primo semestre dello scorso anno e che sta provocando, a catena, in questi giorni, l’invio di sanzioni per tardivo pagamento a migliaia di romani, aziende e cittadini, i quali si vedono recapitare la richiesta di una sanzione che va dal 15 al 30 per cento delle somme dovute. 
Insomma, ben oltre quanto risparmiato con la riduzione messa in atto dall’Assemblea capitolina il 28 aprile 2022 e comunicata successivamente.

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IL RICORSO

Ma andiamo per gradi.

Qualche giorno fa un istituto di suore dell’Aurelio si è visto recapitare una sanzione per tardivo pagamento della Tari, primo semestre 2022, per ben 1.025 euro e questo nonostante sia in grado di dimostrare di avere ricevuto il bollettino il 20 agosto dello stesso anno, oltre il termine fissato da Ama per la scadenza del pagamento al 29 luglio. L’ente religioso decide di ricorrere in autotutela e scrive alla municipalizzata chiedendo una verifica. Ma del caso si occupa anche il consigliere FdI dell’XI Municipio, Marco Palma. È lui che scrive al presidente della società di via Calderon de La Barca, Daniele Pace, sottoponendogli la vicenda e chiedendo lumi. Dunque, il presidente gira la “pratica” ai suoi uffici che, in calce, alle procedure di verifica del pagamento (avvenuto il 29 agosto), per conto della dottoressa Alessia Regni, responsabile del Service Unit Tari di Ama, fanno sapere via email che, oltre a essersi verificata «un’anomalia” in relazione alla vicenda delle suorine, “In linea generale, il fatto che alcuni documenti relativi al I semestre 2022, siano stati recapitati in epoca successiva al 29/07/2022, è riconducibile ad un ritardo di emissione degli avvisi, rispetto al cronoprogramma condiviso, a seguito della successiva decisione di Roma Capitale di allegare all’avviso una lettera del Sindaco trasmessaci in data 15 giugno 2022». Un semplice pretesto addotto dagli uffici? A leggere quanto scritto se ai romani gli avvisi per il pagamento della tassa sui rifiuti sono arrivati tardi lo scorso anno, la circostanza sarebbe dovuta all’attesa per la lettera del sindaco arrivata solo a metà giugno, ossia quando i bollettini dovevano essere già arrivati agli utenti o quantomeno spediti. Un fatto che dal Campidoglio fanno sapere «irrealistico». Reputando di fatto impossibile che un eventuale ritardo nella consegna degli avvisi possa essere dovuto a questo: «I motivi saranno altri, c’era tutto il tempo. Inoltre da quel che ci risulta i ritardi nelle consegne riguardano solo casi isolati».Ama getta acqua sul fuoco: «I ritardi sono fisiologici», tanto che si sono registrati anche nel 2023. Per il consigliere Marco Palma, invece, la lettera che Roma Capitale ha voluto inviare insieme ai bollettini, «ha condizionato l’invio degli stesso, provocando il caos a migliaia di utenti, comprese le suorine che avevano ragione da vendere, come è stato riconosciuto loro e ammesso nella stessa email che mi è stata inviata per conoscenza». Ieri sulla vicenda delle sanzioni illegittime il gruppo di FdI in Aula Giulio Cesare, a prima firma della consigliera Francesca Barbato ha presentato un ordine del giorno collegato al Bilancio: «Queste sanzioni vanno annullate per tutti». 

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