Ardea, sparano a due cani e li uccidono. Poi minacciano i vicini che cercavano di salvare gli animali

I due animali, meticci simil pastori tedeschi, erano abituati a entrare e uscire dai cancelli delle poche case di campagna che sorgono tutte su un lato della strada

Ardea, sparano a due cani e li uccidono. Poi minacciano i vicini che cercavano di salvare gli animali
di Moira Di Mario
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Martedì 20 Febbraio 2024, 22:58 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 14:47

Armati di fucile, sparano a due cani vaganti e li uccidono. Poi puntano le armi contro i vicini che cercavano invano di salvare gli animali. È successo all’estrema periferia di Ardea. Una brutta storia che si è consumata lunedì scorso in via Enotria, una stradina sterrata nel tratto di via Ardeatina compreso tra Valle Caia e il Villaggio ardeatino. I due animali, meticci simil pastori tedeschi, erano abituati a entrare e uscire dai cancelli delle poche case di campagna che sorgono tutte su un lato della strada. Dall’altro una distesa di viti dove spesso i due pelosi sgambavano insieme ad altri cani, anche loro vaganti. Un’abitudine, insomma, che alla lunga deve aver dato fastidio a uno dei residenti. Lunedì l’uomo, circa 60 anni, deve aver lasciato il cancello aperto e dopo l’incursione pacifica dei cagnoloni all’interno della sua proprietà, è andato su tutte le furie. Ha chiamato un vicino suo amico, insieme hanno preso i fucili da caccia ed hanno esploso diversi colpi contro i due animali. Inutili i tentativi da parte dei residenti di farli smettere e di salvare la vita ai due pelosi. Gli abitanti sono scesi in strada iniziando a urlare, ma si sono visti puntare i fucili contro. Allarmati hanno chiamato il numero unico di emergenza 112, chiedendo aiuto.

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I TESTIMONI

«Ci sono due uomini in strada che sparano contro due cani – avrebbero riferito al telefono gli abitanti – e stanno minacciando anche noi. Intervenite subito». Quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato i due uomini ancora con le armi in mano. I militari hanno sequestrato preventivamente alcune pistole e fucili, detenuti legalmente per la caccia. Uno dei due avrebbe avuto le mani ancora sporche di sangue, mentre altre tracce ematiche sarebbero state trovate a terra. Gli uomini sono stati denunciati. Gli investigatori hanno passato al setaccio la zona alla ricerca dei cani, ma senza alcun esito. Secondo il racconto di alcuni testimoni sembra che i due animali, ormai morti, siano stati infilati in grosse buste nere e fatti sparire. Sarebbe stato forse lo stesso sessantenne a caricarli in auto per disfarsene in aperta campagna, lontano da occhi indiscreti per evitare che i carabinieri li trovassero. Alcuni testimoni riferiscono che, quando i militari hanno raggiunto via Enotria, il sessantenne non era in casa. Poco prima, infatti, l’uomo si sarebbe allontanato in auto nonostante uno dei vicini avesse cercato di fermarlo brandendo una mazza da baseball. L’uomo, tuttavia, non si sarebbe fatto intimidire, avrebbe pigiato il piede sull’acceleratore e sarebbe sparito per tornare quando ormai i carabinieri erano già sul posto. Una brutta storia, una vicenda davvero orribile dai contorni, tuttavia, ancora poco chiari su cui gli investigatori devono ancora fare piena luce. Intanto l’episodio è stato condannato dalle associazioni in tutela di cani e gatti che, ancora una volta, ricordano come l’uccisione di un animale sia un reato. 
«Se si tratta di cani vaganti che possono essere un pericolo per gli abitanti di un quartiere – dicono i volontari – basta chiamare la polizia locale, gli stessi carabinieri oppure le associazioni molto attive sul territorio che possono catturarli e metterli in sicurezza e renderli innocui.

Ci sono animali che, anche se apparentemente aggressivi, possono essere recuperati e perfino dati in adozione. Non serve ammazzarli». 

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