Serial killer dei gatti, arriva lo sgombero. I vicini: «In casa montagne di rifiuti e felini vivi e morti»

Il sindaco firma l’ordinanza che impone alla donna di lasciare il suo appartamento a Re di Roma per permetterne la pulizia

Serial killer dei gatti, arriva lo sgombero. I vicini: «In casa montagne di rifiuti e felini vivi e morti»
di Raffaele Marra
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Lunedì 14 Agosto 2023, 00:16

Per tutti gli inquilini del palazzo di via Lavinio, per i residenti della zona di Re di Roma, le decine di associazioni animaliste che si battono per difendere i gatti e per le migliaia di volontari potrebbe essere la fine di un incubo durato quasi vent’anni. Un incubo che si spera finisca soprattutto per quelle centinaia di gatti randagi e non che in questi anni sono stati “rapiti” da N. A., 63 anni, l’accumulatrice seriale, la “strega” o “la killer” dei gatti come è conosciuta nel quartiere. 

Il suo appartamento, circa 150 metri quadri in via Lavinio, è ridotto a una vera e propria discarica (nel 2017 furono sgomberati 16 tonnellate di rifiuti e trovati 4 gatti morti). È il motivo per cui il sindaco Gualtieri venerdì scorso ha firmato l’ordinanza che dispone lo sgombero e il «recupero delle condizioni di salubrità» della casa.

Operazione che dovrà essere eseguita entro trenta giorni dalla data del 4 agosto.

I verbali dell’ultimo intervento della polizia locale di Roma Capitale e della Asl, unitamente alle denunce delle associazioni animaliste, all’intervento delle Guardie Zoofile Ambientali (Norsaa di Roma) di aprile e maggio scorso, raccontano delle cattive condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione, ponendo l’accento sulla presenza di quintali di spazzatura: oggetti recuperati da discariche e cassonetti, che impedivano persino il movimento all’interno dell’appartamento. C’è poi la questione dei gatti vivi e morti trovati nello stabile. Centinaia nel tempo sono state le segnalazioni e le denunce arrivate dai residenti della zona e dai condomini del palazzo per l’olezzo che l’appartamento emanava e per i continui miagolii. Una donna dunque che amava portarsi gatti in casa e farli crescere nell’immondizia. 

LE REAZIONI

«Abbiamo appreso con soddisfazione che è stata emanata l’ordinanza sindacale di sgombero dell’appartamento dell’accumulatrice di Re di Roma - le parole dell’avvocato Michele Pezone Coordinatore Ufficio Legale LNDC Animal Protection - Ci aspettavamo questo provvedimento dato che nelle scorse settimane avevo avuto contatti diretti con gli uffici preposti del Comune di Roma, fornendo documentazione utile per l’emanazione dell’ordinanza. Questa è una vicenda che stiamo seguendo da tempo e abbiamo avuto un ruolo attivo anche nella fase della predisposizione della precedente ordinanza della Raggi che aveva vietato alla donna la detenzione di animali. Ci auguriamo che questa situazione venga finalmente gestita con la dovuta attenzione da parte di tutti le figure istituzionali competenti».

Un’ordinanza appresa con soddisfazione anche dalle altre associazioni: «Questa vicenda è stata seguita per tanti anni da molte associazioni come noi dell’Enpa e della Lega nazionale della difesa del cane che hanno agito anche legalmente - dice Maurilia Amoroso dell’Enpa di Roma - ma le persone che hanno scoperto la vicenda e l’hanno seguita dal 2006 creando anche un gruppo Facebook “Il Coordinamento dei gatti di via Lavinio” sono Veronica Innominati e Luca De Bei». Due persone con un’unica missione in questi anni: salvaguardare le condizioni di salute di animali e persone. Dopo l’ordinanza si spera che qualcosa cambi non solo rendendo l’appartamento salubre un volta per tutte (ormai è il secondo sgombero), ma evitando alla donna di continuare ad accumulare oggetti. «Attendiamo per vedere che cosa accadrà e soprattutto in quali modalità si farà» hanno concluso Veronica e Luca.

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