Roma, permessi facili ai locali: in tre vanno a processo. A giudizio per corruzione anche un medico e un agente

A fare da tramite un geometra che assicurava assunzioni per i parenti

Roma, permessi facili ai locali: in tre vanno a processo. A giudizio per corruzione anche un medico e un agente
di Erika Chilelli
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Venerdì 11 Novembre 2022, 07:18

Gettonato dagli imprenditori della ristorazione, il Re delle Licenze, Angelo Valentini, geometra di Talenti, era ricercato anche da funzionari pubblici e dipendenti del I e III Municipio che, in cambio dell'assunzione di amici e parenti, avrebbero concesso o favorito autorizzazioni a locali commerciali e supermercati evitando controlli. È quanto ricostruito dalle indagini della procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta Easy Market, iniziata nel 2019. Ieri la decisione del gup sul destino dei sette indagati per corruzione: il bilancio è un patteggiamento a 1 anno e 9 mesi, pena sospesa, per Enrico Gatti, e il rinvio a giudizio di Angelo Valentini, Giovanni Scappaticci e Amedeo Ferdinandi. Sono invece stati assolti con rito abbreviato Stefania Amore e Stefano Bauzulli e il non luogo a procedere per Sergio Bellavita perché il fatto non sussiste, dipendenti del I e del III municipio.

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Angelo Valentini era il Re delle licenze e lo sapeva: «Apro i supermercati, i centri commerciali, faccio le licenze, le pratiche Asl...

faccio tutto io», diceva al proprietario di un supermercato nelle intercettazioni al vaglio degli inquirenti. Una fama ottenuta con un metodo collaudato: per le autorizzazioni e le ispezioni dei locali si rivolgeva ad amici come il funzionario di polizia Amedeo Ferdinandi e il dirigente medico della Asl Roma 1, Giovanni Scappaticci e secondo la procura anche ai dipendenti dei municipi. Un'ipotesi, quest'ultima che non ha trovato riscontro nella decisione del giudice che ha assolto per non aver commesso il fatto i tre funzionari del comune.

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Disponibilità assoluta


A Ferdinandi, in servizio presso l'Unità di polizia amministrativa del XIII Gruppo Aurelio, Valentini avrebbe chiesto di agevolare il rilascio delle autorizzazioni per conto di un forno in via Alcide De Gasperi e di un'attività di ristorazione in via Aurelia. Il funzionario era a completa disponibilità e chiedeva anche al geometra: «Deroghe, impicci, imbrogli, non c'hai nessuna novità?»,. In cambio, Valentini si sarebbe occupato delle autorizzazioni per l'apertura di una profumeria di una parente. Simile, l'accordo con il dirigente medico della Asl responsabile dell'unità organizzativa del servizio di igiene alimenti e nutrizione. Scappaticci avrebbe dato esito favorevole all'ispezione di un supermercato in viale Regina Margherita di proprietà di Enrico Gatti, nonostante i lavoratori lavorassero a temperature altissime in un seminterrato, in cambio dell'assunzione della figlia della sua compagna in un supermercato della stessa catena: «L'hanno chiamata, è una brava ragazza», lo ringraziava al telefono.

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Le difese


Dopo la decisione, Stefania Amore è uscita piangendo e abbracciando i suoi legali. L'avvocato Gianluca De Fazio, legale di Bauzulli, commenta: «La soddisfazione è che è stata riconosciuta la completa estraneità di Bauzulli in una vicenda complessa, cosa che abbiamo sempre sostenuto». Nonostante il rinvio a giudizio anche i legali di Valentini, Francesco Gianzi e Orietta Bonifacio, hanno espresso soddisfazione. Con l'assoluzione dei dipendenti del municipio, infatti, alcuni dei capi d'imputazione a carico dell'imputato principale sono caduti: «Siamo soddisfatti del risultato, in tribunale avremo modo di dimostrare l'innocenza completa del nostro cliente».

 

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