Roma, «Il 95% degli occupanti ha diritto alla residenza»: ecco la deroga libera-tutti

Sono 13mila (4mila fragili) i cittadini ancora in attesa di un alloggio regolare

Roma, «Il 95% degli occupanti ha diritto alla residenza»: ecco la deroga libera-tutti
di Fabio Rossi
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Domenica 6 Novembre 2022, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 13:08

Disabili, minori, persone con più di 65 anni o con reddito inferiore a quello richiesto per accedere alle graduatorie Erp, richiedenti asilo e «nuclei familiari in condizione di precarietà abitativa tale da mettere in discussione le condizioni igienico-sanitarie minime». Sono davvero tanti gli occupanti abusivi di case che avranno il diritto di residenza e di potersi allacciare ai servizi pubblici, secondo la direttiva del Campidoglio che autorizza la deroga all'articolo 5 del decreto Lupi. «Parliamo del 95 per cento del totale delle persone interessate, se restiamo sulle medie rilevate nei censimenti fatti negli edifici sgomberati di viale delle Province e dell'ex clinica Valle Fiorita», spiega il consigliere comunale dem Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio e Politiche abitative dell'assemblea capitolina: l'ispiratore del provvedimento del sindaco. Insomma, la decisione di Palazzo Senatorio è destinata a sterilizzare quasi completamente la norma nazionale che prevede il divieto di residenza e di allacciamento ai pubblici servizi per chiunque occupi illegalmente un immobile e l'impedimento per 5 anni a partecipare alle procedure di assegnazione di alloggi popolari se si tratta di un immobile di edilizia residenziale pubblica.

Roma, così la deroga sui fragili alimenta il racket occupazioni


IN ATTESA
I fragili, però, non mancano anche tra le tante persone in attesa di una casa popolare a Roma.

Sono 13 mila, secondo i dati più recenti, i nuclei familiari attualmente in graduatoria, di cui circa quattromila con persone particolarmente bisognose di aiuto, per disabilità o altro, che però restano ancora fuori, da anni, dagli alloggi Erp. Per risolvere questa situazione il Campidoglio punta ad acquistare nuovi appartamenti, in particolare dagli enti previdenziali: è prevista una spesa di 120 milioni per 4-500 unità immobiliari da rilevare e mettere a disposizione degli avanti diritto, possibilmente in tempi brevi. «Provvederemo anche al frazionamento di alcuni appartamenti, che sono toppo grandi per nuclei spesso costituiti da una sola persona», dice Trombetti.


LA BATTAGLIA
L'opposizione insorge: «È inaccettabile che il sindaco Gualtieri e il centrosinistra capitolino ancora una volta si schierino al fianco dell'illegalità - attaccano i consiglieri comunali Federico Rocca e Rachele Mussolini (Fratelli d'Italia) - Arrivando addirittura a concedere la residenza anagrafica agli occupanti abusivi alla faccia di con grandi sacrifici paga un affitto o un mutuo, o chi da anni attende in graduatoria l'assegnazione di un alloggio popolare». Gli esponenti di Fdi annunciano «un esposto alla Corte dei conti nel caso Roma Capitale dovesse pagare le utenze con i soldi dei contribuenti agli occupanti abusivi». I consiglieri scriveranno al prefetto e al Segretariato generale, affinché valutino «la legittimità del provvedimento di Gualtieri».

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