Pantheon, biglietto di 5 euro per l'ingresso. Accordo Ministero-Vicariato. Ecco per chi resterà gratis

Il 70% del ricavato andrà al Ministero della Cultura, il 30 % alla diocesi di Roma.

Roma, l'ingresso al Pantheon ora costa 5 euro e sarà gratis per molte categorie e attività religiose e di culto
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Giovedì 16 Marzo 2023, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 09:07

Roma c'è una novità per i turisti italiani e provenienti dall'estero. Al Pantheon il biglietto di ingresso costerà 5 euro ma diverse categorie potranno comunque accedere gratuitamente. Il 70% del ricavato andrà al Ministero della Cultura, il 30 % alla diocesi di Roma. È la nuova convezione sul Regolamento d'uso della basilica di Santa Maria ad Martyres, meglio conosciuta come Pantheon.

 

A sottoscrivere l'accordo - prosegue la nota - il ministero della Cultura, rappresentato dal direttore generale della Direzione generale musei e dal direttore della Direzione Musei statali città di Roma, e il Capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres. Il testo prevede il pagamento di un biglietto per l'accesso dei visitatori al Pantheon, che sarà consentito soltanto al di fuori degli orari riservati alle funzioni liturgiche e alle attività pastorali, affinchè sia salvaguardato l'esercizio del culto all'interno della basilica. L'accesso ai fedeli per la partecipazione alle attività religiose e di culto - spiega la nota - sarà totalmente libero e sarà cura del ministero, tramite propri addetti, interdire durante lo svolgimento di tali attività l'accesso ai visitatori attraverso appositi cartelli esplicativi all'esterno del portone
 


«Sarà altresì cura del ministero - aggiunge la nota - attraverso proprio personale, provvedere prima di ogni celebrazione al posizionamento di cordoni opportunamente collocati al fine di realizzare un corridoio d'accesso interno orientato al solo spazio celebrativo, escludendo possibilità di visita al resto della basilica».


Per la fruizione della basilica al di fuori degli orari riservati alle funzioni religiose e alle attività pastorali - spiega la nota - il ministero provvederà a regolamentare il flusso ordinato dei visitatori.

Il prezzo massimo del biglietto di ingresso è fissato a 5 euro, diverse categorie di persone potranno comunque accedere gratuitamente. Il ricavato verrà ripartito nel seguente modo: il 70 per cento andrà al ministero, il quale si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo; il 30 per cento alla diocesi di Roma, che lo utilizzerà per iniziative caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel territorio diocesano.


Il regolamento

La diocesi di Roma - sottolinea la nota - ritenendo peculiare il valore universale e l'unicità della struttura architettonica del Pantheon, che attraverso i secoli ne hanno fatto un luogo di culto del tutto unico, necessariamente aperto a una ampia fruizione anche di studiosi e ricercatori, è concorde nell'introduzione del biglietto di ingresso. Come si legge nel Regolamento siglato oggi, infatti, «per la sua storia singolare, Roma custodisce un patrimonio artistico unico, fiorito in gran parte nel contesto dell'esperienza della fede cristiana e la città è meta di pellegrinaggi religiosi e conosce ingenti flussi turistici e la Chiesa di Roma, attraverso i suoi organismi pastorali, deve prendersi cura anche delle persone che a Roma cercano testimonianze di autentica bellezza e di una ricca storia cristianamente connotata, ma pure debitrice verso altre tradizioni e culture».

«A Roma c'è una prassi secondo la quale in nessuna chiesa si paga un biglietto di ingresso, con la quale mi trovo d'accordo, ma mi rendo conto che questo del Pantheon è un caso particolare», commenta l'arciprete della basilica di Santa Maria ad Martyres, Monsignor Daniele Micheletti.

«Si era iniziato a parlare dell'introduzione di un biglietto già diversi anni fa, quando era ministro della Cultura Dario Franceschini e il cardinale vicario era Agostino Vallini. Per il Capitolo è importante che sia regolamentato l'accesso dei visitatori, poichè il Pantheon è uno dei monumenti più visitati della città. Inoltre, lo Stato ha la responsabilità del monumento, per cui ha a suo carico tutte le ingenti spese e non si poteva rimanere insensibili alle richieste del Ministero», conclude Micheletti.

Storia del Pantheon

Il Pantheon rappresenta, da più di duemila anni, l'espressione massima della gloria di Roma. La sua storia si lega in maniera indissolubile allo sviluppo della città eterna di cui è immagine nei secoli. Il Pantheon fu ispirazione dei più grandi architetti del Rinascimento, tanto che Raffaello volle farne il luogo del proprio riposo eterno. Nel 27 a.C. Marco Vipsanio Agrippa, genero, amico e collaboratore del primo imperatore Augusto fece costruire questo tempio, dedicandolo alle sette divinità planetarie. Ad esse si deve il nome di Pantheon, che, in greco, significa di tutti gli Dèi».

 



L’edificio originario, che doveva essere di dimensioni ridotte rispetto a quello attuale, fu riedificato da Adriano tra il 118 ed il 125 d.C. Nel ricostruirlo, Adriano non tenne conto dell’impostazione di Agrippa: rovesciò l'orientamento dell’edificio di 180 gradi e aprì davanti al nuovo tempio una grande piazza porticata. Il Pantheon, chiuso e abbandonato sotto i primi Imperatori cristiani e successivamente saccheggiato dai barbari, nel 609 d.C. fu donato dall’Imperatore bizantino Foca a Papa Bonifacio IV. Papa Bonifacio IV consacrò il tempio dedicandolo a Santa Maria ad Martyres. Il riferimento ad una schiera collettiva cristiana fu voluto in contrapposizione all'antica dedica pagana a tutti gli dèi di Roma.

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