Monopattino selvaggio, il Comune cambia marcia: più controlli e nuovi stalli

Superata la fase di sperimentazione e raccolta dati (iniziata nel 2022 con il bando che ha definito le regole), il Campidoglio intende ora di punire chi "sgarra"

Monopattino selvaggio, il Comune cambia marcia: più controlli e nuovi stalli
di Gianluca Carini
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Giovedì 29 Febbraio 2024, 07:19

Nessuna deroga o aumenti dei monopattini in Centro. Anzi, la strada è quella di un maggiore rigore sulle regole. Lo aveva detto chiaramente venerdì l'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè parlando in Commissione con le tre società di monopattini in sharing (Bird, Dott e Lime). E l'intenzione sembra essere quella di accelerare la stretta per mettere ordine.

Superata la fase di sperimentazione e raccolta dati (iniziata nel 2022 con il bando che ha definito le regole), il Campidoglio intende ora di punire chi "sgarra". Soprattutto sul fronte della sosta selvaggia.
«Abbiamo tutti i dati, sappiamo chi sono i più virtuosi e i meno virtuosi», aveva detto Patanè venerdì in Commissione, aggiungendo che «nessuno scappa. Saremo abbastanza rigidi nel perseguire gli obiettivi del decoro previsti dal bando».
Per questo, dopo una certa tolleranza sul fronte delle multe, la volontà è quella di iniziare ad aumentare le sanzioni per i parcheggi in sosta vietata, negli spazi riservati a persone con disabilità oppure al carico/scarico.

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IL RIEQUILIBRIO

Altro tema è quello dei monopattini che tendono ad accumularsi in Centro: per un meccanismo fisiologico, sono ovviamente di più i mezzi che dalle aree più o meno periferiche convergono verso il Tridente o il Municipio I. E infatti gli operatori hanno un lasso di tempo (all'incirca un'ora) per riequilibrare il numero dei monopattini con quelli consentiti in queste aree (600 nel Municipio I), portando fisicamente via quelli in eccesso. E dal Campidoglio l'intenzione è quella di essere più "fiscali" nel controllare questi numeri.
Altro tema è quello della creazione di eventuali stalli dove la sciare i monopattini. «Non è un'operazione semplice, soprattutto al centro storico», aveva risposto Patanè alle società che chiedevano invece di accelerare. Il primo problema infatti è di natura legale: il bando approvato nel 2022 è basato su un sistema - ci si perdoni l'inglesismo - "free floating": in sostanza, non prevede che il cliente che utilizza il mezzo lo lasci poi in una stazione o in una rastrelliera (sistema che, sempre in gergo, si chiama invece "station based"). Per cui il Campidoglio non può prevedere modalità che finiscano per aggirare la normativa.

IL PROGETTO

Al momento, il primo stallo che il Comune sta valutando di creare è a piazza Augusto Imperatore.
Il progetto è ancora in fase di studio, ma in sostanza, si tratta di uno stallo fisico: un'area segnalata dalle app come "consigliata" per lasciare il monopattino, priva di rastrelliera ma con una segnaletica dedicata. Evitando così che i monopattini siano gettati qua e là. Ma oltre agli esprimenti sugli stalli fisici la volontà è quella di concentrarsi su quelli virtuali (cioè indicati sull'app) per non avere «un effetto distorsivo sul servizio» (così Patanè in Commissione).

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