Linea C a Roma, è allarme fondi: «Pagamenti in ritardo, lavori a rischio paralisi»

Il consorzio che sta realizzando l’opera: «La crisi di Roma Metropolitane blocca crediti per oltre 50 milioni»

Linea C a Roma, è allarme fondi: «Pagamenti in ritardo, lavori a rischio paralisi»
di Fabio Rossi
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Sabato 6 Maggio 2023, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 13:52

Ci sono «altri 10-15 giorni di autonomia». Poi - in mancanza degli «oltre 50 milioni di euro» di pagamenti attesi da tempo e bloccati dalla crisi della società Roma Metropolitane - i cantieri della linea C della metropolitana saranno costretti a chiudere i battenti. Il grido d'allarme è scritto nero su bianco in una lettera che il consorzio Metro C, il gruppo che sta realizzando l'opera nella Capitale, ha inviato tra gli altri al sindaco Roberto Gualtieri, al capo di Gabinetto del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Alfredo Storto, e alla commissaria straordinaria per la linea C, Maria Lucia Conti. «La nostra società ritiene doveroso segnalare - si legge nel documento, firmato dal presidente Franco Cristini e dall'amministratore delegato Fabrizio Di Paola - che al culmine di una crisi che ha avuto origine nel 2019 con la messa in liquidazione di Roma Metropolitane e che ne ha determinato il progressivo stato di insolvenza, un ingente pignoramento subito da quest'ultima ad iniziativa di terzi estranei all'affidamento della linea C ha determinato la totale interruzione dei trasferimenti da parte di Roma Capitale».

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I NODI
Insomma, secondo il consorzio, la società municipalizzata in liquidazione non è in grado di pagare le spettanze a causa delle azioni legali di altri creditori, che hanno di fatto congelato i conti di Roma Metropolitane. «In conseguenza di tale incredibile situazione - sottolinea il consorzio Metro C - la nostra società si è vista conseguentemente sottoposta all'integrale blocco dei pagamenti dovuti, con tutte le gravose ed inaccettabili conseguenze finanziarie che ne sono derivate, tanto da vedersi ingiustificatamente privata delle risorse necessarie al regolare prosieguo delle attività, a fronte della mancata liquidazione di ingenti crediti da essa vantati nei confronti di Roma Metropolitane per oltre 50 milioni di Euro, 38,5 dei quali già fatturati, che producono interessi di mora di pieno diritto».

A ciò va aggiunto che il consorzio, si legge ancora, «solo per proprio senso di responsabilità e in considerazione della situazione nella quale versa il Committente, ha evitato di intraprendere iniziative volte al recupero di un vecchio credito di 430.000 euro, oggetto di un decreto ingiuntivo esecutivo, sul quale sono maturati ad oggi interessi di mora pari a circa 740.000 euro, calcolati nella misura riconosciuta in giudizio».

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Inoltre, aggiunge Metro C nella lettera, «si segnala ai destinatari della presente l'urgente necessità di attivarsi, per quanto di rispettiva competenza, al fine di porre immediato rimedio a tale insostenibile situazione, la cui indebita protrazione è tale da determinare di qui a breve la completa paralisi delle attività in corso di esecuzione e di precludere il regolare avvio anche di quelle relative alle tratte Venezia-Colosseo/Fori Imperiali e Clodio/Mazzini-Venezia, finanziate con l'ultima Legge di Stabilità». L'opposizione è preoccupata: «Il Mit subentri in Roma Metropolitane per garantire il prosieguo delle metropolitane della Capitale - propone Francesco Carpano, consigliere capitolino di Azione - È una partita troppo importante e Gualtieri si è dimostrato un sindaco assente».
 

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