Il costo dei licei occupati a Roma, Rusconi: «50 occupazioni hanno provocato danni per 500mila euro»

Dopo l’ultima, il Morgagni, questa stagione di occupazioni per ora fa segnare 19 istituti

Il costo dei licei occupati a Roma, Rusconi: «50 occupazioni hanno provocato danni per 500mila euro»
di Fernando M. Magliaro
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 16:05

“Una conta dei danni non si può fare ora. È necessario attendere che questo stanco rituale delle occupazioni finisca per poter fare tutti i controlli e, quindi, avere una cifra precisa. Lo scorso anno, le 50 occupazioni hanno provocato danni per 500mila euro”.

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Rusconi: «Un rito annuale»

In media, quindi, ogni occupazione costa alla collettività 10mila euro. La cifra la indica Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma che al Messaggero spiega: “ormai abbiamo il ripetersi annuale di questo rito, quello delle occupazioni. Tutti gli anni, fra fine ottobre e metà novembre parte il circo delle occupazioni. Che, invariabilmente, finisce prima di Natale perché poi ci sono le feste, i regali, il panettone.

Il problema è l’acquiescenza da parte dello Stato: un preside, quando avviene l’occupazione, deve denunciarla alle forze dell’ordine e chiedere lo sgombero dell’istituto. Però poi ci viene risposto che non si può fare nulla, che è meglio non esasperare gli animi e così via. E lanciamo un pessimo messaggio di educazione civica del quale la politica, di sinistra e di destra, ha grandi responsabilità visto che strizza l’occhio a chi occupa”.

200mila euro di lavori da fare

Dopo l’ultima, il Morgagni, questa stagione di occupazioni per ora fa segnare 19 istituti. Se i danni fossero in linea con i costi dello scorso anno, saremmo più o meno a 200mila euro di lavori da fare. “La cosa grottesca è che fra le motivazioni che gli studenti adducono per giustificare le occupazioni vi è la fatiscenza degli edifici scolastici: termosifoni che non funzionano, finestre rotte, palestre inadeguate. Tutte cose verissime. Poi, però, al termine delle occupazioni troviamo tre finestre rotte invece della sola ante occupazione. Abbiamo visto danni agli impianti telefonici, antincendio, ai laboratori. Insomma, protestano per la fatiscenza, occupano e poi fanno danni ancora maggiori”.

La "pandemia" dei licei occupati

Oltre il Morgagni, fra gli istituti superiori occupati si contano il Manara, il Visconti, il Righi, il Plinio, l’Albertelli, l’Enzo Rossi, il Tasso, il Montessori, l’Orazio, il Russell, il Meucci, succursale dell’Istituto superiore J. Von Neumann, e il Matteucci, il liceo classico Mamiani nel quartiere Prati; Il liceo scientifico Morgagni, occupato e poi sgomberato dopo il riscontro di uno studente positivo al Covid-19. Poi ci sono state mobilitazioni al Giorgi, al Kant, al Machiavelli, al Nomentano, all’Aristofane, all’Archimede, al Vittoria Colonna, al Montale. “Se quello della conta dei danni è uno degli aspetti delle occupazioni, l’altro è quello dell’interruzione del servizio: una piccola minoranza, occupando, finisce per impedire alla maggioranza di poter seguire lezioni e corsi”.

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