Lavinia Montebove, la giudice ha pieno titolo per pronunciarsi sulla maestra investita nel parcheggio dell’asilo

Lavinia Montebove, la giudice ha pieno titolo per pronunciarsi sulla maestra investita nel parcheggio dell’asilo
di Karen Leonardi
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Martedì 17 Ottobre 2023, 15:03
Nessun impedimento, la giudice ha pieno titolo per pronunciarsi sulla maestra. Diciassettesima ieri, lunedì 16 ottobre, udienza sul caso di Lavinia Montebove, oggi 6 anni, in stato vegetativo dal 2018 dopo essere stata investita nel parcheggio dell’asilo, da un’auto guidata dalla mamma di un’altra bambina. Il presidente del tribunale di Velletri, Marcello Buscema, ha respinto l'istanza della giudice Eleonora Panzironi, che la volta precedente si era astenuta sulla richiesta di messa alla prova della principale imputata, la maestra Francesca Rocca, accusata di abbandono di minore. La valutazione, in sostanza, è stata che non sussistano le ragioni di “convenienza” ipotizzate da Panzironi come fondamento dell'astensione. La difesa di Rocca, che si era detta disponibile ad assistere Lavinia in casa nelle ore scoperte, ha replicato chiedendo la ricusazione. Una divergenza di vedute che infiammerà la prossima udienza, fissata per il 23 ottobre. «Sono lieta che il nostro giudice possa decidere sull'ammissibilità della messa alla prova – è stato il commento di Lara Liotta, madre di Lavinia - Ora però si vada a sentenza senza ulteriori indugi, per scongiurare il rischio prescrizione».  Il papà, Massimo Montebove, è determinato a non mollare e non dimentica nulla di quanto accaduto:  «Vedremo cosa accadrà lunedì prossimo. Dopo l'assurdo tentativo di dimostrare che fu Lavinia a sottrarsi al controllo della maestra e non viceversa, dopo il vergognoso euro di risarcimento proposto, dopo aver fatto venire in aula a parlare un'amica dell'imputata poi da noi denunciata per falsa testimonianza e dopo la proposta di Francesca Rocca di venire a fare da 'infermiera' a Lavinia, ci aspettiamo di tutto. Queste persone, al di là delle responsabilità che accerterà il giudice, hanno dimostrato di non avere né cuore né umanità».
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