Roma, automobili e motorini: mille carcasse abbandonate in città. Piano rimozioni dei vigili

Sono centinaia le segnalazioni di mezzi abbandonati. Gli ostacoli della burocrazia

Roma, automobili e motorini: mille carcasse abbandonate in città. Piano rimozioni dei vigili
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 07:19

Un aumento dei controlli e interventi più rapidi. Sono queste le linee dal comando Generale della polizia Locale per il piano rimozioni delle carcasse abbandonate. Nell'ultimo anno sono state circa 3 mila le segnalazioni e oltre 2 mila i mezzi su cui è stato possibile procedere con la rimozione.

Per le altre la procedura è ancora in corso e il comando sta svolgendo gli accertamenti sul veicolo e sul proprietario. «L'attenzione sui mezzi abbandonati per la lotta al degrado è alta, abbiamo predisposto maggiori controlli e assicurato tempi di risposta più rapidi» conferma Mario De Sclavis, il comandante della polizia Municipale di Roma. Con le segnalazioni che continuano ad arrivare da tutti i quartieri della città: dal Nomentano, al Tiburtino, alla Cassia fino all'Eur e Monteverde. Automobili, e motorini, abbandonati lungo le strade, sotto i palazzi, nei parcheggi e, in alcuni casi anche nelle aree verdi della Capitale.

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LA PROCEDURA

Dopo la segnalazione sulla richiesta di intervento, gli agenti della Municipale sono incaricati di svolgere una serie di accertamenti sulla macchina per risalire al proprietario per poi procedere con la rimozione e quindi con lo smaltimento del veicolo. In questo caso è necessario attendere i tempi burocratici necessari anche per avviare la procedura della rimozione. «Le verifiche sono necessarie perché si può procedere con lo smaltimento solo se la macchina risulta effettivamente abbandonata» spiegano i caschi bianchi. Una questione comunque spinosa quella del piano rimozioni dopo lo stop imposto nel 2015 per la scadenza del contratto con i carro attrezzi prima, e dal mancato rinnovo per gli auto demolitori poi. Un groviglio burocratico risolto nel tempo e che solo tra il 2019 e il 2020 ha permesso il riavvio della procedura. Quando le segnalazioni di veicoli abbandonati lungo le strade della città aveva toccato le 60mila richieste. I dati in quel caso erano stati comunicati dall'Arder, l'associazione Romana Demolitori e Rottamatori, che aveva stimato la media attraverso i dati di registrazione. Nella Capitale infatti ogni anno raggiungono il fine vita 130 mila veicoli. Con lo stop imposto all'intero sistema, circa la metà risultava registrata nei depositi degli sfasci in attesa della ripresa delle attività. Gli altri 60/70 mila erano parcheggiate, ferme, nelle strade. Tuttavia: «Negli ultimi due anni la media delle segnalazioni è di circa 3 mila l'anno- sottolineano dagli uffici del comando Generale- restano comunque ancora le operazioni di verifica sui mezzi perché per essere rimosso, gli agenti devono accertare che il veicolo sia stato abbandonato. Negli ultimi mesi abbiamo accelerato sui tempi dei sopralluoghi anche se per la procedura, ci sono comunque dei tempi tecnici da rispettare. Le rimozioni dei mezzi abbandonati - concludono i caschi bianchi- in questi mesi hanno rappresentato una delle priorità per la lotta al degrado in cui abbiamo inserito anche le aree adibite a discariche abusive che abbiamo scoperto durante alcuni servizi di monitoraggio. Pure in quel caso si trattava di mezzi abbandonati e cannibalizzati».

LE MULTE

Dopo la segnalazione sul veicolo abbandonato dunque, i caschi bianchi eseguono un primo sopralluogo per verificare se si può considerare abbandonato. In caso di esito negativo dopo una prima ricerca, d'ufficio si procede agli accertamenti sulla proprietà dell'auto (alla Motorizzazione civile e al Pra) e anagrafici per redigere una diffida alla rimozione del veicolo entro cinque giorni dalla notifica, senza spese per il cittadino. Trascorsi i cinque giorni, si verifica se sosti ancora illecitamente. Quindi segue una seconda verifica e l'appuntamento con la ditta incaricata dal Comune per la rimozione. Intanto quando i proprietari vengono rintracciati, scatta anche la sanzione anche per inquinamento ambientale: «Un veicolo lasciato in strada è da considerarsi come rifiuto speciale pericoloso» precisano i vigili. Le sanzioni previste sono dunque da 849 euro per un mezzo sprovvisto di assicurazione fino a 1.666 euro, per abbandono di rifiuto pericoloso. A queste multe vanno aggiunte le spese per la rimozione, la custodia e la demolizione.

flaminia.savelli@ilmessaggero.it
 

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