Sanità, arrivano 152 nuovi medici per i pronto soccorso del Lazio

Arrivano 152 nuovi medici per i pronto soccorso del Lazio

Arrivano 152 nuovi medici per i pronto soccorso del Lazio
di Giampiero Valenza
2 Minuti di Lettura
Martedì 9 Gennaio 2024, 16:46

Parte il concorso pubblico per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 152 posti come Dirigente Medico (disciplina Medicina d’Emergenza – Urgenza), indetto dalla Asl Roma 6 in qualità di azienda sanitaria capofila e che, quindi, riguarderà tutte le Asl della Regione Lazio.
 
Il “concorsone” per i medici di pronto soccorso è iniziato lunedì 8 gennaio e terminerà il 12 gennaio. Partecipano all’esame medici in formazione specialistica, con comprovata esperienza in emergenza-urgenza. I partecipanti totale sono 163, ciò significa che si è scongiurata l’ipotesi della mancata o sottodimensionata partecipazione al concorso anche per l’anno in corso. Il concorso è in aggregazione con altre aziende sanitarie di Roma e del Lazio (Asl Roma 1,3,4,5, Asl Viterbo, Latina e Frosinone, Policlinico Tor Vergata, Ospedale Sant’Andrea e Ares 118).

Tivoli, piano per l'ospedale: il prefabbricato nel cortile ospiterà il pronto soccorso `

Boom di bronchioliti, le differenze con il Covid: sintomi e cura. Gli esperti: «No ai rimedi "fai da te". L'antibiotico può essere rischiosissimo»

“Il messaggio è passato - dice Francesco Marchitelli, commissario straordinario della Asl Roma 6 - questo concorso pubblico rappresenta un’importante opportunità professionale nel campo della sanità, offrendo una via per entrare a far parte di un settore cruciale e dinamico all’interno del sistema sanitario.

Non è semplice e le difficoltà si conoscono ma è innegabile che i medici di pronto soccorso svolgono un ruolo vitale nella catena di assistenza sanitaria. Sono responsabili di fornire cure istantanee e cruciali a pazienti che richiedono assistenza immediata".

"Questi professionisti - aggiunge il commissario - devono essere pronti a gestire situazioni ad alta pressione, prendere decisioni rapide e lavorare in equipe per garantire un trattamento tempestivo e adeguato. Inoltre, è una strada che consente ai medici di accedere a posizioni all’interno di una struttura sanitaria, fornendo una solida base per una carriera stabile nel settore pubblico della sanità. Guardiamo a una solida costruzione di una comunità della salute fatta di professionisti motivati”. 

Sciopero medici 18 dicembre, dai primari ai farmacisti: ecco chi non lavora oggi. A rischio 25mila interventi

© RIPRODUZIONE RISERVATA