Mostre: «Tempo futuro», 9 artisti di fama esposti a piazza di Spagna tra cui il frate pittore che reinventa tessuti antichi

particolare dell'opera di Siva
di Franca Giansoldati
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Lunedì 27 Novembre 2023, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 16:56

Tra le opere esposte ci sono anche due creazioni immaginifiche di un artista che da anni lavora su tessuti antichi, frammenti scovati chissà dove, filati preziosi ma pure stoffe grezze e di poco prezzo, utili però a costruire la metafora di un mondo impalpabile in cui è possibile immaginare l'armonia del futuro partendo dal passato in base a materiale riciclato. «Time Future» è il nome che Alberto e Denise Di Castro, assieme a Purdy Hicks Gallery di Londra hanno dato alla mostra (dal 1 dicembre al 20 gennaio, in piazza di Spagna al civico numero 5, sede dell'attività antiquaria di famiglia).

Non poteva che essere un francescano, Sidival Fila, brasiliano di nascita ma ormai italiano d'adozione, a specializzarsi in una espressione artistica suggestiva e simbolica: immaginando l'orizzonte prossimo ha voluto lavorare su due opere composte da due tessuti antichi.

Il primo è un velluto cremisi cangiante di epoca e il secondo un raro frammento di un filato copto risalente, secondo la datazione al radiocarbonio, al VII secolo. Le sue opere sono esposte in numerose mostre internazionali, tra cui Shadows on the Wall Metropolitan Museum of Art, New York; Victoria & Albert Museum, Londra. L'ultima grande mostra la ha fatta alla Biblioteca Vaticana. 

L'esposizione romana include opere di altri otto pittori di fama. Per esempio Pierre Bergian (nato nel 1965 a Bruges) che usa componenti architettoniche nei suoi dipinti e disegni (inclusi nella collezione del British Museum) esplorando lo spazio, la luce e la struttura. Poi Jonathan Delafield Cook (nato nel 1965 a Londra) formatosi come disegnatore di architettura in Giappone; Susan Derges (nata nel 1955 a Londra) che si ispira alle scienze fisiche e biologiche. È forse più conosciuta per la sua tecnica pionieristica di catturare il movimento continuo dell'acqua immergendo la carta fotografica direttamente nei fiumi o sulle coste. E ancora: Kathrin Linkersdorff (nata nel 1966 a Berlino) anche lei è stata influenzata dal Giappone e la sua ultima serie, Fairies, rappresenta il risultato di anni di sperimentazione e di test: catturare momenti di transizione in dissolvenza con il tocco più leggero possibile. Infine Alice Maher (nata nel 1956 in Irlanda) che ha prodotto alcune delle immagini più iconiche dell'arte irlandese contemporanea e il suo lavoro è inserito nella storia culturale, nella mitologia, nel folklore, nelle fiabe e nella storia medievale. 

Sidival Fila per l'esposizione ha lavorato su due tessuti antichi. Il primo è un velluto cremisi cangiante di epoca rinascimentale e il secondo un raro frammento di tessuto copto risalente, secondo la datazione al radiocarbonio, al VII secolo. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre internazionali, tra cui Shadows on the Wall Metropolitan Museum of Art, New York; Victoria & Albert Museum, Londra. L'ultima grande mostra la ha fatta alla Biblioteca Vaticana. 

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