Roma, tutti stregati dalle "storielle" di Luigi Lo Cascio

Applausi e firma-copie al museo Maxxi per la presentazione del libro del grande attore: con lui Laura Pugno

Roma, tutti stregati dalle "storielle" di Luigi Lo Cascio
di Roberta Savona
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 08:09

Cala il sipario al calar del tramonto, sugli appuntamenti letterari targati “Estate al Maxxi”, il cui ultimo happening di parola ha visto protagonista Luigi Lo Cascio con Laura Pugno, per la presentazione del libro “Storielle per granchi e per scorpioni”, edito da Feltrinelli. L’incontro, svoltosi nella piazza del museo nazionale delle arti del XXI secolo, liberamente aperta fino ad esaurimento posti, ha accolto una platea di amici e amatori dell’interprete ed ha confermato il sul indiscutibile talento, non solo attoriale e registico, ma anche per la scrittura.

Un talento forte di una tradizione letteraria che va da Landolfi a Buzzati e da Kafka a Borges, la cui calibrata enfasi nella lettura, restituisce al pubblico un momento di grande spessore, applaudito tra gli altri anche dal piccolo Tommaso, figlio dell’attore. Ha preso così vita il dialogo tra l’artista e la scrittrice e poetessa Pugno, per presentare un volume comparso sugli scaffali delle librerie in tarda primavera, continuando a raccogliere consensi anche sotto gli ombrelloni, per quella che è una raccolta di racconti in cui sono protagonisti il regno animale, minerale, vegetale e quello spettrale, mescolati a quello umano.

Hanno voce protagonisti antropomorfi e non, tra cui gatti, batteri, fantasmi e soldati caduti in battaglia.

Parole connesse per dar vite a storie tra loro interconnesse, racchiuse in filosofici aneddoti “da prendere con le pinze”, come ironicamente sottolineano il ‘Signor Granchio’ e il ‘Signor Scorpione’, che dialogano fra loro di letteratura, in barba a quella insana abitudine degli esseri umani di scrivere più frequentemente solo di se stessi. E così la lettura si fa gioco e filosofia, restituendo agli occhi e alla mente un’inconsueta rilettura del quotidiano, delle paure degli uomini, dei traumi e delle ossessioni, mostrandole sotto la lente della letteratura, dando vita ad una riflessione, quella che dice che “abbiamo intorno un mondo per salvarci, ma raramente ci facciamo caso”.

In platea, oltre al piccolo Tommaso, anche Elio Mazzacane, marito della poetessa. Non manca Irene de Vico Fallani, a raccogliere il gradimento del pubblico e l’apprezzamento di una platea sincera, commentata fuori dal palco con i due protagonisti della serata, un attimo dopo gli applausi finali di una manifestazione portatrice sana di cultura.

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