Un inno alla libertà e momenti di riflessione attraverso il mondo della celluloide. Anteprima dai temi importanti e tristemente attuali al cinema Moderno: si presenta “L’ultima volta che siamo stati bambini”, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, su una delle pagine più oscure della storia mondiale: la Shoah. Ed è folla di amici, curiosi e vip per il debutto alla regia di Claudio Bisio, che agli ospiti si mostra emozionato ed entusiasta nella sua insolita veste. Tra le prime ad arrivare all’happening d’eccezione la bella Nicole Grimaudo, che cattura gli sguardi in jeans e blusa chiara, e Marianna Fontana, in mise griffata, tra le protagoniste del movie.
E appare un nutrito gruppo di registi con Cinzia Th Torrini, scortata dal marito Ralph Palka, Riccardo Milani e Fausto Brizzi.
Si prende posto in sala. Saluto del cast e parte la pellicola ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. Siamo nell’estate del 1943: quattro bambini, nonostante i tempi duri, mantengono la loro voglia di scoprire il mondo giocando per strada. Italo (Alessio Di Domenicoantonio) è figlio di un ricco federale, Cosimo (Vincenzo Sebastiani) ha il papà che combatte al confino, Vanda (Carlotta De Leonardis) è un’orfana e Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini) è figlio di un’agiata famiglia ebrea. I loro giochi, che simulano la guerra in maniera del tutto innocente, li conducono a siglare un patto che li rende inseparabili. Nell’autunno dello stesso anno, Riccardo viene portato in un campo di concentramento insieme ad altri mille ebrei del Ghetto.
I suoi amici decidono di andare in missione per convincere i tedeschi a liberarlo. E sulle loro tracce ci sono due adulti, Agnese (Marianna Fontana), suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio (Federico Cesari), fratello di Italo. Inizia così un viaggio quasi favolistico. Ed è scroscio di applausi a fine spettacolo. E congratulazioni e selfie con il cast, per l’intensa interpretazione.