Picchiata dall'ex e trascinata con l'auto all'Eur: «Così ho rischiato di morire»

Il 28enne ha atteso la donna al lavoro

Picchiata dall'ex e trascinata con l'auto all'Eur: «Così ho rischiato di morire»
di Federica Pozzi
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Martedì 2 Gennaio 2024, 23:34 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 07:50

Ancora un episodio di violenza nei confronti di una donna da parte dell’ex che non si rassegna alla fine della relazione. È accaduto nella notte tra il 30 e il 31 dicembre scorso, in zona Eur, in via Silvio d’Amico. La vittima, 23 anni, di nazionalità algerina, è stata presa a pugni al volto e trascinata in strada mentre era attaccata alla maniglia dell’auto intenta a recuperare la propria borsa. A salvare la ragazza dall’ex violento, un 28enne africano, è stato un passante che, dopo aver visto la scena e ricevuto la richiesta di aiuto da parte della 23enne, ha chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Eur e l’ex è stato arrestato in flagranza. I militari hanno allertato il 118 che ha provveduto ad accompagnare la donna presso l’ospedale San Camillo, da cui, a causa delle ferite riportate - per fortuna non gravi - è uscita con cinque giorni di prognosi.

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LA RELAZIONE

I due si conoscono quasi tre anni fa in un locale e scatta la scintilla, iniziano la relazione quando Anna (nome di fantasia) ha poco più di 20 anni e Francesco (nome di fantasia) ne ha 25.

Ma la loro storia è fatta sin da subito di alti e bassi e lui, a volte, durante i normali litigi di coppia dà in escandescenza, fino a strattonarla, tirarle i capelli, prenderla a schiaffi. Ma poi si pente, chiede scusa, giura che non lo farà più. E Anna ogni volta spera che sia la verità. Fino a quando, dopo due anni, decide di interrompere la relazione. All’inizio sembra andare tutto bene fino a quando Francesco non ricomincia a farsi sentire, in maniera insistente. Quando la incontra in giro, se è con altre persone la insulta, arriva anche a seguirla. «Sei mia», «non puoi stare con nessuno», continua a ripeterle. Ma Anna non cede. 

L’AGGRESSIONE

A portare all’aggressione della scorsa settimana, un’amicizia che la 23enne ha intrapreso con un amico di lui che si è mostrato disponibile ad ascoltarla in un periodo per lei difficile. Francesco lo scopre e va su tutte le furie ma Anna non ha nulla da nascondere anzi, vuole dare al 28enne un’altra possibilità quindi si risentono per qualche giorno finché non capisce che non cambierà mai. Così interromper di nuovo la relazione. Francesco va su tutte le furie, si compra un’altra scheda telefonica per chiamarla - perché lei ha bloccato quella che è solito usare -, si presenta fuori dal lavoro di lei e la convince a salire in macchina. Da lì inizia la discussione, l’uomo va su tutte le furie sempre per motivi di gelosia e le sferra pugni e schiaffi al viso, continuando a guidare mentre la tiene per i capelli. Lei a sua volta gli afferra i capelli riuscendo così a fargli lasciare la presa sui suoi e riesce ad uscire dalla macchina. Mentre è chinata a terra per prendere la borsa che le è caduta si tiene alla portiera dell’auto e lui riparte, trascinandola così per un tratto di strada. È a quel punto che un residente la vede, Anna gli urla di chiamare aiuto, il suo telefono è nelle mani di Francesco. Quando i carabinieri arrivano sul posto lui continua ad aggredirla: viene arrestato in flagranza di reato con l’accusa di atti persecutori e lesioni personali. Mentre i militari chiamano per la 23enne il 118. Trasportata al San Camillo, ha riportato diverse ferite e cinque giorni di prognosi. 

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